Risultati promettenti per un vaccino sperimentale contro il Covid testato da Pfizer Inc e dal suo partner tedesco BioNTech SE.Il siero avrebbe prodotto nei volontari tanti anticorpi quanti ne ha fatti il primo vaccino, ma con meno effetti collaterali.
L’azienda farmaceutica statunitense, ha anche annunciato di avere in programma di iniziare a testare il suo vaccino sperimentale contro il coronavirus nei bambini di appena 12 anni. A riportarlo è la Cnn che, intervistando il ricercatore a capo dello studio, ha anche scoperto come diversi genitori siano già interessati al progetto.
Intanto, i risultati dello studio sul secondo vaccino sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Le ricerche hanno mostrato che il primo vaccino aveva maggiori probabilità di causare dolore al sito di iniezione, febbre, affaticamento e brividi rispetto al secondo siero. Il secondo vaccino è stato anche meglio tollerato dai partecipanti anziani.
Per il secondo vaccino, BNT162b2 (B2), l’mRNA codifica per tutta la proteina, chiamata “Spike”.
Nello studio randomizzato e controllato con placebo, i ricercatori hanno testato una dose bassa pari a 10 microgrammi (g), una dose media a 20 g e una dose alta a 30 g. Un totale di 195 partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di 15 ciascuno in cui hanno ricevuto due dosi a 21 giorni di distanza di 10 g, 20 g o 30 g o un placebo. Circa il 77 per cento dei giovani di età compresa tra i 18 ei 55 anni e l’80 per cento degli adulti di età compresa tra 65 e 85 anni che hanno ricevuto B1 hanno riportato reazioni da lievi a moderate. L’effetto indesiderato più comune è stato il dolore al sito di iniezione entro sette giorni dall’inoculazione.
Il mese scorso, Pfizer ha annunciato che stava allargando la sua sperimentazione per includere fino a 44mila partecipanti, un aumento di 30mila, e per includere persone con HIV, epatite C ed epatite B. A partire da lunedì, quasi 38mila persone si sono iscritte ai test in quattro paesi diversi, inclusi gli Stati Uniti. I risultati della Pfizer arrivano anche quando diversi produttori di farmaci hanno sospeso i propri studi sui vaccini contro il coronavirus in fase avanzata, come la Johnson & Johnson.
Fonti: tg24.sky.it; agi.it
Lascia un commento