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Padova, infermiera minacciata e presa a calci: aggressore arrestato e condannato. Zaia: “Misure più severe contro i recidivi”

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“Condanno con assoluta fermezza l’aggressione subita da un’infermiera dell’ospedale Sant’Antonio di Padova, un episodio grave e inaccettabile che colpisce non solo la vittima, ma l’intero sistema sanitario e chi vi opera con professionalità e dedizione. Esprimo la mia piena solidarietà alla professionista coinvolta e a tutto il personale sanitario che ogni giorno lavora per garantire assistenza ai cittadini”.

Lo dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in merito all’arresto di un 55enne che nella serata di martedì ha aggredito un’infermiera all’interno del nosocomio di Padova, minacciandola e colpendola con calci e spintoni. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato dai carabinieri, anche loro aggrediti, e condannato a dieci mesi e venti giorni di reclusione dopo il processo per direttissima.

“Quanto accaduto a Padova è un fatto gravissimo, che ripropone con urgenza il tema della sicurezza negli ospedali – sottolinea Zaia -. I nostri operatori sanitari non possono essere lasciati soli di fronte a simili episodi: devono poter svolgere il loro lavoro in un ambiente sicuro, senza il timore di subire aggressioni. La Regione Veneto è da tempo impegnata in questa direzione, con investimenti sulla sicurezza e il potenziamento delle misure di protezione, ma serve uno sforzo condiviso da parte di tutti affinché episodi del genere non si ripetano”.

Sempre Zaia: “Per le persone che si macchiano in maniera ripetuta di reati come questo è necessario mettere in campo misure ulteriori: non possiamo permettere che soggetti recidivi continuino a rappresentare un pericolo per il personale sanitario e per la sicurezza pubblica. Se necessario, deve essere previsto anche un monitoraggio più serrato, con l’uso di presidi tecnologici che consentano di prevenire nuove aggressioni e di intervenire tempestivamente in caso di minaccia. Il rispetto per chi si prende cura della salute pubblica è un principio che non può mai essere messo in discussione”.

Conclude Zaia: “Nel rivolgere un pensiero all’operatrice aggredita voglio esprimere un ringraziamento ai militari dell’arma dei carabinieri intervenuti sul posto, che con la collaborazione degli addetti alla sicurezza hanno provveduto a bloccare e arrestare l’aggressore”.

Redazione Nurse Times

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