Home Regionali Puglia Ospedale “Di Venere” Bari, la nuova moda: aggredire infermieri per accelerare le dimissioni
PugliaRegionali

Ospedale “Di Venere” Bari, la nuova moda: aggredire infermieri per accelerare le dimissioni

Condividi
Ospedale “Di Venere” Bari, la nuova moda: aggredire infermieri per accelerare le dimissioni
Condividi

Infermieri aggrediti nel Pronto Soccorso: Asl Bari condanna l’atto e promette azioni legali

Nel Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere a Bari, due infermieri sono stati vittime di un’aggressione fisica da parte di una donna in attesa della dimissione del figlio. L’episodio, avvenuto nella giornata di mercoledì 25 aprile, ha suscitato l’indignazione e la ferma condanna da parte della Asl Bari, che ha espresso totale solidarietà agli operatori sanitari coinvolti.

Secondo quanto riportato, i due operatori hanno riportato una prognosi di 10 e 15 giorni a seguito dell’aggressione subita. La donna, visibilmente alterata per il prolungamento dell’attesa dovuto all’arrivo di codici rossi, avrebbe perso il controllo e si sarebbe scagliata contro il personale sanitario.

L’aggressione è stata descritta come violenta e fisica, con la donna che avrebbe affrontato gli infermieri con violenza. Questo comportamento ha causato ferite significative agli operatori sanitari, che hanno dovuto ricevere cure mediche e hanno ricevuto prognosi di diverse settimane.

La Asl Bari ha preso una posizione decisa, annunciando il supporto legale agli infermieri coinvolti e condannando fermamente l’atto di violenza perpetrato contro il personale in servizio e, di conseguenza, contro la comunità. L’azienda sanitaria ha inoltre ricordato le misure legali già in vigore per contrastare tali episodi, sottolineando l’importanza di rispettare e supportare il personale medico e infermieristico.

L’episodio rispecchia purtroppo un fenomeno diffuso di mancanza di rispetto e comprensione verso il lavoro svolto dagli operatori sanitari, spesso esposti a situazioni di stress e tensione. La Asl Bari ha espresso la sua ferma volontà di combattere questo “malcostume” e di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutto il personale medico.

La notizia giunge in un momento in cui la tutela del personale sanitario è al centro dell’attenzione, con normative sempre più stringenti per contrastare la violenza in ambito sanitario. La Asl Bari si impegna a dare seguito a questa vicenda con azioni concrete e a promuovere una cultura di rispetto e collaborazione all’interno degli ospedali.

L’episodio di violenza nel Pronto Soccorso dell’ospedale Di Venere è un forte richiamo alla necessità di proteggere e sostenere il lavoro dei professionisti sanitari, garantendo loro un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso. La Asl Bari si conferma pronta a difendere il suo personale e a promuovere un clima di rispetto reciproco all’interno della comunità ospedaliera.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
AbruzzoEmilia RomagnaNT NewsRegionaliVeneto

Trapianto “samaritano” di rene riuscito tra Padova, Bologna e L’Aquila

Il governatore veneto Zaia: “Segnale forte di una sanità efficiente e ben...

CampaniaNT NewsRegionali

Salerno, nuovo scandalo in Rsa: dopo i maltrattatamenti, ecco il raggiro per depredare un’anziana

I carabinieri del Nas, su disposizione del gip del Tribunale ordinario di...

NT NewsRegionaliVeneto

Treviso, uomo tornato dal Congo muore per sospetta febbre emorragica. Il virus misterioso potrebbe essere una forma grave di malaria

Andrea Poloni (foto), 55enne di Trevignano (Treviso) recentemente rientrato da un viaggio in Congo,...