Gentile Direttore di NurseTimes,
in questi giorni leggiamo la denuncia di alcune testate giornalistiche in considerazione di quello che sta accedendo per i rinnovi ai vertici della FNOPI, leggiamo l’indignazione e sgomento di molti infermieri sui gruppi social soprattutto relativi al fatto che si siano escluse dalla rappresentanza in Fnopi diverse regioni del sud Italia e di come invece le Regioni del nord siano ampiamente rappresentate.
La Presidente FNOPI lavora al Nord e con l’appoggio degli OPI provinciali più grandi crea le alleanze di governo.
Quello che accade a livello nazionale non è altro che lo specchio di quello che accade a livello locale dove, da sempre, le elezioni per i rinnovi delle OPI provinciali vedi Matera vengono gestite con modalità poco o per niente Democratiche.
Se pensiamo che le comunicazioni relative alle elezioni tenutesi a settembre 2020 sono arrivate agli iscritti dopo due mesi dalla data di scadenza e sono state utilizzate modalità non conformi a quando previsto dalla stessa FNOPI, e che quindi non è stata data possibilità di voto alla maggioranza degli iscritti per il solo fatto che nessuno era a conoscenza delle elezioni se non la solita cerchia appartenente al cerchio magico del gruppo uscente.
Quindi di cosa ci scandalizziamo?
Le battaglie vanno fatte a livello locale perché se non vi sono elezioni regolari i soliti noti andranno sempre a rappresentare i pochi solidali.
Le elezioni vengono gestite solitamente con modalità che non appartengono a sistemi democratici.
Non viene data possibilità di cambiamento perché i pochi che riescono ad organizzarsi in gruppi di opposizione non vengono ammessi alle elezioni per motivi futili, perché il controllo viene lasciato sempre al gruppo uscente.
A nulla sono servite, al momento, le interrogazioni parlamentari e le denunce alla commissione centrale perché chi commette queste ingiustizie conosce i tempi dei ricorsi, considerando che la FNOPI se ne lava le mani.
Se poi consideriamo i costi di questi ricorsi allora si capisce perché il sistema si mantiene, perché gli infermieri che volessero ricorrere contro il risultato elettorale dovrebbero pagare di tasca propria le spese necessarie; mentre chi gestisce le OPI utilizza i fondi dell’Ordine.
È una gara impari!
Se consideriamo inoltre che molti sono negli organismi OPI solo per il mantenimento del proprio status e per ottenere dalle aziende “incarichi di funzioni” o di Dirigenti delle Professioni infermieristiche allora capiamo perché il sistema resta autoreferenziale, dove il passaggio avviene in maniera gerarchica, e all’interno dello stesso nucleo come nelle monarchie.
Quindi cari colleghi infermieri dobbiamo mobilitarci sia a livello locale e a livello nazionale!
E’ ora di alzare la testa e smettere di accettare le angherie di pochi gestori del potere.
Giovanni Sciannarella, segretario generale Fials Matera
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