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Novara, l’Ospedale Maggiore dimezza i compensi extra agli infermieri: scatta la protesta

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Scatta la protesta degli infermieri all’Ospedale Maggiore di Novara. Il motivo? La decisione aziendale di dimezzare i compensi extra, ossia quelli per i rientri aggiuntivi, che scendono da 60 a 35 euro l’ora, in conseguenza del taglio di contributi operato dalla Regione Piemonte. Una decisione che riguarda solo la categoria infermieristica, senza minimamente toccare i medici.

“Non siamo tappabuchi – si legge sulle decine di manifesti affissi in questi giorni nei reparti dell’Ospedale Maggiore di Novara -. Siamo professionisti, siamo infermieri. Basta sacrifici invisibili, basta lavoro a basso costo, è tempo di dignità, riconoscimento, giusta retribuzione. Iniziamo a dire no, a non rientrare per 35 euro. Ogni turno in più è un pezzo di vita tolta. Ogni rientro pagato poco è un insulto alla nostra professione”.

L’adeguamento dell’Ospedale Maggiore di Novara alle direttive regionali rischia di intaccare la disponibilità degli infermieri a coprire turni extra, con inevitabili ricadute sulla qualità dei servizi offerti ai pazienti. “Vogliamo far sapere che, a queste condizioni, non siamo più disponibili a rinunciare ai riposi e alla vita in famiglia, spesso pagando baby sitter e servizi doposcuola”, spiega un dipendente intervistato da La Stampa.

La direzione dell’Ospedale Maggiore di Novara ha comunque precisato che, se i fondi regionali saranno incrementati, si procederà ai relativi conguagli. Un impegno ritenuto però troppo vago dagli infermieri, indispettiti anche dal diverso trattamento riservato ai medici gettonisti. Siamo esausti – conclude l’infermiere intervistato da La Stampa –. Non vogliamo creare problemi ai cittadini, ma dobbiamo fare qualcosa per tutelarci”.

Redazione Nurse Times

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