Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi del dott. Marco Cosimo FALCONE dal titolo “La donazione degli organi, il ruolo dell’infermiere ed aspetti etici”, laureatosi presso l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”.
…di Marco Cosimo FALCONE
ABSTRACT
LA DONAZIONE DEGLI ORGANI, IL RUOLO DELL’INFERMIERE ED ASPETTI ETICI. ANALISI DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI DELL’UNITÀ DI COORDINAMENTO PRELIEVI DI ORGANI E TESSUTI DELL’OSPEDALE “A. PERRINO” DI BRINDISI ED ESPOSIZIONE DEI DATI RACCOLTI, ATTRAVERSO IL CENTRO TRAPIANTI REGIONALE DELLA PUGLIA.
INTRODUZIONE
La donazione degli organi è un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita.
Il termine “donare” vuol dire “dare qualcosa spontaneamente e senza ricompensa”.
Quando perdiamo una persona amata, in un momento di dolore così profondo, pensare agli altri, ad un ammalato che è in lista da mesi, in attesa che arrivi il giorno in cui qualcuno possa ridare una nuova speranza di vita, attraverso la donazione, è molto difficile.
Quello dei trapianti d’organo è stato, nel corso del XX secolo, uno dei settori della medicina in cui i progressi sono stati maggiormente significativi.
I problemi principali, all’interno di questo processo così complesso, sono: l’identificazione dei potenziali donatori, la diagnosi di morte, la valutazione di idoneità clinica, il trattamento mirato alla conservazione funzionale degli organi, il consenso dei famigliari, l’allocazione degli organi, i fattori organizzativi e i servizi di supporto. Gli spagnoli per affrontare il problema del reperimento e del trapianto hanno introdotto una nuova figura professionale : il TPM (Transplant Procurement Management).
Lo specialista TPM provvede a trasformare il maggior numero possibile di cadaveri esistenti in ogni centro, regione o paese, in donatori effettivi e di coordinare l’assegnazione di organi e tessuti ai riceventi più idonei secondo le norme di distribuzione in vigore.
STUDIO
Nel maggio 2004 avviene l’istituzione, da parte del Direttore Generale della ASL BR, della U.O. Semplice “Coordinatore delle attività di prelievo e trapianto d’organi e tessuti”, che viene assegnata ad un nefrologo.
Prende, così, avvio un rapporto collaborativo soddisfacente con la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero e con la Direzione Sanitaria della ASL di Brindisi.
Grazie alla collaborazione offerta dalla Dott.ssa Di Gironimo, è stato possibile reperire i dati dal CRT (Centro Regionale Trapianti). Dai dati che ho ricevuto, ho cercato di estrapolare le notizie di natura statistica di maggior interesse.
I dati riportati in tabella gli ho rappresentati nel grafico sottostante:
CONCLUSIONI
Sulla base di quanto descritto è possibile sostenere che la presenza di personale dedicato, adeguatamente formato e motivato, può garantire omogeneità, sicurezza e funzionalità nei processi di Procurement e di trapianto. Un modello organizzativo composto da un coordinatore medico della donazione o del trapianto da uno staff infermieristico operativo H24, oltre a rispondere alle problematiche che ogni Azienda ha in termini di scarsità di risorse umane, è la garanzia per poter affrontare le reali esigenze del sistema e della collettività.
In definitiva, questo lavoro accademico, nasce dall’esigenza di un professionista sanitario profondamente motivato, il cui desiderio sarebbe quello di raggiungere il massimo dell’efficienza nel progetto prelievo-trapianto di organi e di percorrere velocemente il cammino del miglioramento continuo della qualità.
Il bisogno di rendere il processo di donazione e trapianto più sicuro, omogeneo, trasparente ed efficace, è diventato un interesse sempre più sentito dal Centro Nazionale Trapianti, impegnato nel produrre ed implementare raccomandazioni cliniche ed organizzative in tutto il territorio Nazionale.
Allegato
Tesi “La donazione degli organi, il ruolo dell’infermiere ed aspetti etici”
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