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NeXT. La complessità assistenziale nelle persone con cardiopatia. Risultati di una sperimentazione della metodologia I.C.A.

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NeXT. La complessità assistenziale nelle persone con cardiopatia. Risultati di una sperimentazione della metodologia I.C.A.
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Contuna il grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi della dott.ssa Morena Allovisio, dal titolo La complessità assistenziale nelle persone con cardiopatia. Risultati di una sperimentazione della metodologia I.C.A. nell’U.T.I.C. dell’Azienda Ospedaliera di Crema, laureatasi presso l’Università degli Studi di Brescia nell’a.a. 2011-2012.


La scelta che mi ha spinto ad approfondire questo argomento, non nasce solo da un interesse personale, ma come occasione per apportare un contributo che renda visibile e tracciabile la performance infermieristica.

Il Sistema Sanitario Italiano è da tempo coinvolto in un processo di profondo cambiamento e in profonda e continua trasformazione.
Il processo di aziendalizzazione e’ recepito con forza in Lombardia imponendo nuove modalità di approccio alla complessità delle Aziende Sanitarie attraverso strategie di “clinical governance”.

Inoltre i cambiamenti sul piano professionale introdotti con il D.M. 739/94, l’abolizione del mansionario L. 42/99, l’istituzione della Dirigenza infermieristica con la L. 251/00, gli accordi Stato-Regione per il coordinamento (L. 43/06), vanno considerati come fattori che hanno conferito maggiori ambiti di autonomia e responsabilità, diffondendo maggiore conoscenza ai diversi e molteplici professionisti sanitari.

Nell’organizzazione sanitaria sempre più spesso vengono affrontate problematiche che hanno a che fare con la complessità assistenziale, poichè la domanda di assistenza infermieristica e’ dinamica, le fluttuazione sono legate a diverse variabili e spesso i meccanismi di compensazione delle risorse non sono basati sull’effettivo peso dell’assistenza infermieristica.

Diviene quindi fondamentale rintracciare la performance infermieristica con una documentazione aderente ad un modello concettuale di riferimento ed in linea con l’attuale normativa che richiede al professionista di registrare quanto eseguito.
Inoltre è necessario cominciare a pensare ad altre modalità organizzative a partire da una diversa impostazione dell’assistenza infermieristica, che potrebbe essere graduata in base alla complessità della situazione assistenziale che presenta ogni persona ricoverata o assistita a domicilio.

Per far questo è sicuramente indispensabile fare ricorso a metodologie e strumenti idonei a produrre “prove” oggettive, riproducibili e verificabili che non possono prescindere dalla centralità della persona assistita, della capacità di effettuare interventi pertinenti ai bisogni, dall’apertura al cambiamento, dalla scelta di prestazioni clinico-assistenziali basate sull’evidenza scientifica, dalla ricerca.

In quest’ottica l’obiettivo dello studio è quello di applicare un percorso per facilitare e accelerare la visibilità della complessità assistenziale attraverso l’applicazione dell’Indice di complessità assistenziale (ICA).

Il metodo “ICA” infatti risponde concretamente ai fabbisogni informativi espressi dai vari livelli fornendo un valido supporto alla gestione per processi.
Il metodo ICA, che sarà dettagliatamente descritto nel capitolo 1, è un sistema integrato multidimensionale capace di rispondere efficacemente al problema della misurazione della complessità assistenziale intesa come: classe di gravità dell’utente, complessità dell’offerta assistenziale e grado di “criticità” organizzativa”.

L’elaborato prevede una prima fase di ricognizione della letteratura, tesa a mettere a punto il dibattito sui temi di alcune teorie infermieristiche, la loro nascita, il loro sviluppo. Di seguito viene fornito un inquadramento teorico sul concetto di complessità e sul metodo ICA per rendere visibile quanto è stato fatto in termini di ricerca e sperimentazione.

L’Indice di complessità assistenziale (ICA) permette di governare la “complessità” attraverso diverse fasi che vanno dalla determinazione ed analisi dei processi alla definizione di un “nomenclatore assistenziale” tipizzato per Unità Operative e Servizi con il fine di misurare sia la complessità che le classi di gravità/criticità. Inoltre attraverso il sistema ICA è possibile quantificare le azione in rapporto alle prestazioni assistenziali e valutare la loro appropriatezza con i risultati raggiunti.

Nella seconda fase vengono poi presentate le tappe di progettazione del sistema informativo della performance infermieristica (sistema informativo ICAcode), descrivendo i passaggi che hanno portato alla costruzione dello strumento di rilevazione.
Lo strumento è stato utilizzato nella Azienda Ospedale Maggiore di Crema nell’ Unità di Terapia Intensiva Coronaria (U.T.I.C).
Le rilevazioni hanno permesso di estrapolare 196 impronte digitali raggruppate per Modelli di Pianificazione e loro livelli di priorità rendendo evidente la classe di gravità di ogni singolo paziente.

La discussione dei risultati metterà in relazione quanto emerso dalla rilevazione con icacode il cui punto di partenza è stata la creazione dei Modelli di Pianificazione a cui è seguito l’inserimento quotidiano per ogni paziente ricoverato di tutti gli interventi infermieristici per un periodo complessivo di 3 mesi (dal 2 Aprile al 30 Giugno 2012).

Redazione NurseTimes

Allegato

Tesi: La complessità assistenziale nelle persone con cardiopatia. Risultati di una sperimentazione della metodologia I.C.A. nell’U.T.I.C. dell’Azienda Ospedaliera di Crema

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