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Nasce in Veneto il progetto “HOME M.i.h.d.” un’eccellenza della ricerca infermieristica italiana

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Nasce in Veneto il progetto HOME M.i.h.d. Un'eccellenza della ricerca infermieristica italiana
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Quello che vi riportiamo è un esempio che mette in risalto l’eccellenza italiana in campo infermieristico e della ricerca

Lui si chiama Daniele Emidio Fagone La Zita, laureato in Infermieristica il 7 Dicembre 2018 presso l’Università di Infermieristica di Verona con voto 110/110 e Lode.

Vi parleremo del suo progetto HOME M.i.h.d. “Medical Instrumental for Health and Desease”, sviluppato con la sua tesi di laurea. Un software multidisciplinare e multipiattaforma per l’assistenza al cittadino deospedalizzato integrato nell’organizzazione delle cure territoriali.

Una rete di cure domiciliari, assistenza di medicina generale, assistenza al paziente e alla sua famiglia in fase terminale, assistenza pediatrica e consultoriale, prestazioni di specialistica ambulatoriale, servizi rivolti agli anziani e ai disabili adulti.

HOME M.i.h.d creerà una rete di collegamento non solo attorno al paziente domiciliare ma anche tra gli stessi professionisti attivi sul territorio:

  • servizi ambulatoriali ai vari specialisti delle ASL (Ginecologo, Dermatologo, Chirurgo Vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo plastico, Fisiatra, Urologo, Gastroenterologo, Cardiologo …).
  • Medici di Medicina Generale ai Pediatri di Libera Scelta.
  • Case Manager, Infermieri di famiglia, alle farmacie di distretto e di territorio.

Una rete tramite un’applicazione su dispositivi mobili, ricercatori della sanità, studenti/tirocinanti.

Un progetto a cui il dott. La Zita ed il suo team lavora da circa un anno, arrivando in finale a Venezia al concorso per idee innovative “Start Cup Veneto 2018”.

L’idea è stata molto apprezzata in ambiente universitario e professionale sanitario, in continuo confronto con realtà professionali che utilizzeranno la piattaforma.

Allo stato attuale si hanno i layout software HOME M.i.h.d. con le relative specifiche. La soluzione scelta per lo sviluppo del software è il toolkit Kivy per Python piuttosto che Microsoft Visual Studio Professional 2017.

Il prodotto finale si compone di un lato client (applicativo paziente) e di un lato server (In-house o cloud-based).

Il team è composto da:

Nicola Alessi (socio): Laurea Triennale in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università di Catania, Laurea Specialistica in Telerilevamento ed Elaborazioni Immagini all’Università di Pisa. Attualmente lavora come system/algorithm engineer in un’azienda nel settore della Difesa e Sicurezza.

Gianpaolo Berretta (socio): Professionista addetto alla Fotografia, alla Grafica, al Web Designer e al Social Media Marketing.

Daniele Emidio Fagone La Zita (Capogruppo): LaureaTriennale presso l’Università di Infermieristica di Verona.

Nasce in Veneto il progetto "HOME M.i.h.d." un'eccellenza della ricerca infermieristica italiana

Considerato il momento storico, le politiche europee e il trend di mercato vedono i paesi del Nord Europa investire su una sanità territoriale centralizzata.
Il progetto apporterebbe una grande innovazione sia nel mondo delle ICT Sanitarie Italiane e sia nel modo di concepire il Sistema Sanitario Nazionale Territoriale.

Tenuto conto dello specifico obiettivo dell’Assistenza Infermieristica, del carattere dinamico e della multidimensionalità della qualità, è possibile affermare che l’Assistenza Infermieristica con HOME M.i.h.d sarebbe in grado di soddisfare i bisogni di assistenza della persona, tenendo conto delle sue peculiari caratteristiche, dello stato attuale delle conoscenze scientifico-disciplinari e delle risorse disponibili.

“Secondo la nostra visione, HOME M.i.h.d è il giusto investimento in termini di miglioramento della qualità, appropriatezza delle cure e riduzione dei costi della spesa sanitaria. I valori che ruotano attorno a HOME M.i.h.d sono i concetti di Caring ovvero del “prendersi cura”, e dell’Empowerment, far sviluppare al paziente delle competenze sulla sua salute e qualità di vita” assicurano gli sviluppatori del progetto.

 

Redazione NurseTimes

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