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La NASA cerca volontari per studiare gli effetti dell’allettamento prolungato: le “cavie” trascorreranno due mesi immobili

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NASA cerca volonta
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Le società aerospaziali NASA in collaborazione con ESA (European Space Agency) e con la società tedesca German Aerospace Center lanceranno AGBRESA (Artificial Gravity Bed Rest Study), il primo studio a lungo termine sugli effetti che può avere un prolungato allettamento nell’uomo.

Per la prima volta, sarà alterata la forza di gravità come strumento per prevenire gli effetti negativi della riduzione di peso sull’organismo umano.

Saranno ricercate contromisure effettive contro l’atrofia muscolare ed ossea da poter sviluppare ed applicare agli astronauti che dovranno vivere per lunghi periodi nello spazio. Anche le condizioni presenti sulla Luna e su Marte saranno riprodotte durante il periodo di ricerca.

Durante questo trimestre, ogni partecipante sarà ruotato ogni giorno, rimanendo comunque sempre all’interno della centrifuga DLR short-arm, situata nella struttura medica aerospaziale di riferimento, tra quelle partecipanti.

“Il personale aerospaziale specializzato continuerà ad essere fondamentale nel futuro, per realizzare esperimenti in microgravità, ma dobbiamo renderli i più sicuri possibile”, spiega Hansjörg Dittus, DLR Executive Board Member per la Space Research and Technology.

“Questo studio sul riposo a letto condotto da DLR, NASA ed ESA offrirà spazio a molti ricercatori europei e americani di lavorare insieme acquisendo innumerevoli conoscenze scientifiche in tema di fisiologia umana.”

Saranno selezionati 12 uomini e 12 donne su base volontaria che trascorreranno 60 giorni a letto nel DLR Institute of Aerospace Medicine a Colonia.

Il periodo complessivo sarà di 89 giorni, includendo il periodo pre-test ed il ricovero terminato il periodo di allattamento forzato.

Tutti gli esperimenti ai quali saranno sottoposte le “cavie”, gli alimenti che assumeranno e le attività di svago avranno luogo in posizione sdraiata.

I partecipanti saranno “contenzionati”, non potendo compiere alcun movimento, in modo da ridurre ogni attività a carico di muscoli, tendini ed apparato scheletrico. I letti saranno inclinati in posizione Trendellemburg di sei gradi. Ciò simulerà la dislocazione dei fluidi corporei che provano gli astronauti in un ambiente nel quale sia presente microgravità.

La ricerca sulla fisiologia del corpo umano in assenza di peso o sottoposto a condizioni simulate si è dimostrata importante per il mantenimento della salute degli astronauti, ma anche per la popolazione sulla pianeta Terra. La medicina spaziale perciò abbraccia la ricerca sanitaria “terrestre”, potendo essere applicata in tutte le aree di prevenzione, diagnosi e trattamento.

DLR si avvalerà della collaborazione del proprio personale sanitario, di un team di nutrizionisti e di numerosi scienziati per offrire le condizioni possibile ai dodici volontari.

Adiacente alla centrifuga nella quale vivranno i volontari, sarà presente una sala che permetterà di effettuare una risonanza magnetica, in caso di necessità. Gli ospiti saranno sottoposti a numerosi test per verificare parametri quali la funzionalità cardiaca e la forza muscolare. Saranno sottoposti anche ad esami del sangue periodici e ad elettromiografie.

Simone Gussoni

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