La coordinatrice Calamai sul video della 23enne contro il Policlinico Umberto I di Roma: “Tolleranza zero verso comportamenti lesivi”. E sui casi dei siti e delle pagine social con foto di nudo: “Serve sostegno alle donne che denunciano e un’educazione al consenso per gli uomini”.
“La sanità deve essere un luogo di guarigione, non di ulteriore ferimento. Non possiamo più tollerare silenzi e minimizzazioni: il rispetto non è cortesia, è diritto”. Con queste parole Monica Calamai, coordinatrice della community Donne Protagoniste in Sanità, prende posizione dopo la denuncia di una giovane paziente di 23 anni oggetto di commenti sessisti durante un esame medico al Policlinico Umberto I di Roma e dopo i casi del gruppo Facebook “Mia moglie” e del sito Phica.eu.
“Non sono goliardie né scherzi da poco – sottolinea la coordinatrice della community –, ma strumenti di violenza digitale e molestie sessuali che ledono la dignità delle donne proprio nei momenti di maggiore vulnerabilità. Chiediamo alle istituzioni sanitarie di introdurre formazione obbligatoria e protocolli chiari per la denuncia di episodi di molestie, con tolleranza zero verso i comportamenti lesivi della dignità delle pazienti”.
E ancora: “Alle piattaforme digitali chiediamo di rafforzare vigilanza e algoritmi per fermare la circolazione di immagini non consensuali, e di collaborare attivamente con le autorità. Alla società chiediamo di promuovere un’educazione al consenso fin dall’adolescenza e di sostenere le donne che trovano il coraggio di denunciare. Non siete pesanti, non siete pazze: siete esseri umani che meritano rispetto, cura e protezione. Noi saremo sempre al vostro fianco, perché il silenzio non è più un’opzione”.
Il tema sarà al centro della quinta Convention Donne Protagoniste in Sanità, in programma il 10 e l’11 settembre a Il Fuligno, CSF Montedomini a Firenze: due giorni di confronto tra istituzioni e professionisti su salute femminile, prevenzione e lotta al gender gap. Qui il programma completo della Convention: https://www.protagoniste.it/
Redazione Nurse Times
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