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Miracolo a Valencia: 123 anziani salvati dalle eroiche operatrici di una Rsa in neanche mezz’ora

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Miracolo a Valencia: 123 anziani salvati dalle eroiche operatrici di una Rsa in neanche mezz'ora
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“Alcuni hanno ferite che vanno curate, altri sono in affanno perché hanno passato la notte senza ossigeno, ma non ne abbiamo perso nessuno: sono tutti vivi”. Susana Ivars, visibilmente provata ma determinata, racconta il miracolo avvenuto tra le mura della residenza per anziani Novaedat di Sedaví, una delle strutture colpite dalle inondazioni che hanno travolto Valencia e le zone circostanti.

Attorno a lei, fango, macerie e segni di una notte che difficilmente sarà dimenticata. Una notte che poteva trasformarsi in tragedia se non fosse stato per l’abnegazione e il coraggio di Susana e delle sue nove compagne di lavoro. Donne che, colpite all’improvviso dall’esondazione del fiume, non hanno esitato a rischiare la propria vita per salvare i 123 anziani ospiti della residenza.

“Piano piano, l’acqua è entrata nella residenza – ricorda Susana -. Prima ci bagnava solo i piedi, poi la situazione è precipitata. Con l’acqua che si alzava a vista d’occhio e l’ascensore fuori uso, l’unica opzione rimasta era caricarsi gli anziani sulle spalle, uno dopo l’altro, portandoli prima al primo piano, poi al secondo”.

In meno di mezz’ora queste dieci donne hanno compiuto una missione quasi impossibile. “Non potevamo usare le sedie a rotelle e l’unica soluzione era portare gli anziani in braccio”, racconta una delle operatrici. Le scale diventavano sempre più scivolose, mentre il livello dell’acqua raggiungeva i due metri, ma le infermiere non hanno ceduto alla paura e, metro dopo metro, hanno trasportato tutti gli anziani al secondo piano, mettendoli finalmente al sicuro.

Con il ritirarsi dell’acqua, la residenza Novaedat ha iniziato a respirare. Ma il calvario non è ancora finito: “Non abbiamo ancora elettricità, ma la situazione si è stabilizzata – racconta una delle operatrici -. Alcuni volontari ci hanno consegnato acqua e cibo, e andiamo avanti”. Le stanze, ancora ricoperte di fango, sono illuminate solo dalla luce naturale e, pur in una condizione di emergenza, le operatrici continuano a sostenere gli anziani che hanno bisogno di cure.

Redazione Nurse Times

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