Opi Torino ha indetto la quinta edizione del Premio “Mani che pensano”. Il prestigioso evento, ideato dalla Consulta Giovani dell’Ordine delle professioni infermieristiche con l’obiettivo di riconoscere e celebrare l’eccellenza nell’ambito della professione infermieristica, ha visto protagonisti quest’anno sette infermieri, selezionati perché si sono distinti per il loro straordinario impegno e i contributi nell’ambito sanitario.
Si tratta di: Stefano Gianolio, riconosciuto per il risalto mediatico per la professionalità in campo infermieristico; Francesco Casile, apprezzato per il suo impegno nel coltivare la cultura umana e professionale all’interno della comunità infermieristica; Carmine Creazzo, nominato per le sue missioni umanitarie plurime in aree ad alto rischio e il suo contributo al progetto street care a Torino; Martina Benedetti, apprezzata per il suo impegno nella divulgazione scientifica attraverso i social media e i canali tradizionali e la volontà di puntare la luce sulla competenza infermieristica.
E ancora: Anna Arnone, candidata per aver svolto attività giornalistica seria, costante ed entusiasmante a favore della professione infermieristica e dell’informazione sanitaria, anche attraverso la docenza universitaria e la pubblicazione di saggi divulgativi; Francesco Barbero, che ha lavorato a Wuhan in Cina nell’emergenza-urgenza e ha contribuito alla diffusione delle informazioni durante la pandemia, anche attraverso la collaborazione con l’Oms; Sabrina Massola, riconosciuta per il suo impegno pluriennale nella diffusione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione precoce, coinvolgendo attivamente la comunità e le istituzioni locali attraverso il progetto EVVIVA ASLTO3.
Il presidente di Opi Torino, Ivan Bufalo, ha commentato così l’iniziativa: «”Mani che Pensano” è un riconoscimento prestigioso, frutto di una pregevole iniziativa della nostra Consulta Giovani, che premia il particolare impegno dei professionisti verso il riconoscimento e la valorizzazione sociale della professione infermieristica. Come presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche, voglio ringraziare ciascuno dei candidati per il contributo proattivo che hanno dato e che ogni giorno danno alla promozione sociale della nostra immagine professionale».
Sempre Bufalo: «Dal più piccolo al più grande gesto, ogni nostra azione crea presupposti: presupposti affinché possano essere garantite risposte assistenziali utili ai bisogni di salute della persona e della collettività e presupposti affinché alla nostra professione venga riconosciuto il valore che merita. Ogni nostra scelta crea presupposti e tutti questi colleghi hanno scelto di distinguersi tra gli altri ed ergersi a esempio da seguire. Attraverso il loro personale impegno hanno scelto di rendersi utili non sono ai loro assistiti ma anche alla Professione di cui orgogliosamente sono parte».
La premiazione si è tenuta presso la sede di Opi Torino. Il dottor Barbero, che si trova attualmente in Cina, è stato premiato a distanza. Impatto sulla professione e sulla società, innovazione e cambiamento, carriera del professionista, risonanza e impatto mediatico sono questi i quattro valori che assegnano il punteggio ai candidati con una scala da 1 a 5. Barbero ha ottenuto 531 punti. La giuria, di 34 votanti, si è composta da 15 membri di Opi Torino e 19 membri della Consulta Giovani di Opi Torino. Questo riconoscimento prestigioso è stato conferito a Barbero per il suo straordinario contributo alla professione infermieristica e alla società nel corso degli anni.
«La storia professionale del dottor Barbero ha molto da insegnarci. Non solo perché il suo contributo durante la pandemia è stato fondamentale, ma anche perchè Barbero è la testimonianza del potenziale della nostra professione e dell’impatto che questa può avere sulla comunità – commenta Ilaria Carbonero, coordinatrice della Consulta Giovani -. Desidero ringraziare, a nome mio e dei componenti della Consulta Giovani di Opi Torino, tutti coloro che hanno deciso di candidare i professionisti che ritenevano meritevoli di questo premio. Grazie per averci permesso anche quest’anno di conoscere persone e colleghi a cui aspirare. Grazie di averci raccontato le loro storie».
Redazione Nurse Times
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