Un anno di sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e servizi, a partire dal 30 aprile scorso, per “gravi indizi di colpevolezza relativamente ai delitti in contestazione”. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Venezia sull’accusa di maltrattamenti a carico di un 48enne operatore socio-sanitario (oss) dell’Ipab Cesana Malanotti di Vittorio Veneto (Treviso).
Accolta così la richiesta presentata dal pm Davide Romanelli, titolare delle indagini, ritenendo fondata la misura interdittiva che era stata in precedenza rigettata dal gip del Tribunale di Treviso, che aveva in parte scagionato l’oss, facendolo reintegrare sul posto di lavoro, pur riconoscendo a sua volta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza.
I fatti risalirebbero al periodo compreso tra il maggio e l’ottobre del 2024, allorché l’oss, secondo l’accusa, avrebbe adottato condotte vessatorie, minacciose e di sopraffazione nei confronti degli anziani ospiti della struttura. Le indagini a opera dei Nas di Treviso sono partite in seguito all’acquisizione di alcune segnalazioni. Le intercettazioni ambientali, audio e video, ottenute con l’installazione di telecamere all’interno del reparto dove si sarebbero verificati i maltrattamenti, avrebbero permesso di documentare almeno 15 casi di violenze fisiche e verbali.
Redazione Nurse Times
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