Il ministro ha detto la sua in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.
“La salute mentale è già un capitolo importante del nostro sistema sanitario, ma bisogna fare di più perché, come ci segnala l’Organizzazione mondiale della sanità, sarà la vera emergenza del futuro, e non possiamo lasciare il peso di questa responsabilità solamente ai servizi psichiatrici e ai loro operatori”. Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, durante la visita all’ex manicomio di Santa Maria delle Pietà di Roma e al Museo Laboratorio della Mente, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.
“Il Museo Laboratorio della Mente – prosegue Grillo – ci stimola a riflettere sul ruolo della comunità nella cura delle malattie psichiatriche. Non è possibile delegare la cura soltanto al rapporto medico-paziente: il ruolo della comunità è fondamentale e deve essere parte attiva in questo processo. La Giornata mondiale è dedicata quest’anno agli adolescenti. La metà di tutte le malattie mentali, come ci ricordano gli psichiatri, cominciano intorno ai 14 anni e l’adolescenza è terra di nessuno per le cure. Dobbiamo fare molta più prevenzione”.
Poi il ministro amplia il concetto: “I ricoveri, i farmaci e le psicoterapie non bastano da sole a ottenere quell’integrazione sociale senza la quale non può esistere guarigione o comunque un miglioramento delle condizioni di vita del paziente. È necessario un cambiamento culturale per accettare la malattia mentale come possibilità esistenziale delle persone, perché è la diversità che rende unico ogni individuo”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Public Policy
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