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L’infermiera che promuove la salute correndo ironman

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo dell’infermiera e triatleta Tatiana Marchi.

Gentile direttore,
lavoro come infermiera presso la Medicina dello sport dell’Ausl Modena. Ogni giorno incontro sportivi professionisti e amatori, studenti e adulti, persone che vogliono migliorare la loro salute attraverso il movimento. Ma lo sport, per me, non è solo un tema professionale. È una parte fondamentale della mia vita.

Sono un’infermiera e una triatleta. Ho corso maratone in città iconiche come New York, Roma, Vienna e Honolulu. E ho completato due ironman a Klagenfurt, in Austria: 3,8 km a nuoto, 180 km in bici, e una maratona finale. Non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per mettermi alla prova, per capire fin dove posso arrivare, e per promuovere – con l’esempio – uno stile di vita attivo e sano.

Credo profondamente che l’infermiere possa essere un modello positivo, anche al di fuori dell’ambulatorio. Viviamo in un tempo in cui l’inattività e la sedentarietà sono tra i principali nemici della salute pubblica. Parlare di prevenzione è importante. Ma viverla sulla propria pelle è ancora più forte.

Conciliare famiglia, turni, allenamenti quotidiani e gare non è sempre facile. Ma è possibile. E questa è la parte che amo raccontare: si può essere donne, madri, lavoratrici sanitarie e, allo stesso tempo, atlete. Con impegno, organizzazione e passione.

La fatica dello sport mi ha insegnato molto anche nella professione: la gestione dello stress, la resilienza, il valore del gruppo e il rispetto dei propri limiti. Allenarsi ogni giorno è come rieducare continuamente il corpo e la mente. E anche come infermieri questo è ciò che facciamo: accompagnare le persone nel loro percorso di salute.

Nel mio lavoro in Medicina dello sport porto ogni giorno questa visione. Non mi limito a misurare valori o a seguire protocolli. Cerco di trasmettere che lo stile di vita attivo è davvero una medicina preventiva, accessibile a tutti. Non serve fare un ironman. Basta iniziare. E se anche solo una persona, vedendo il mio percorso, decidesse di mettersi in movimento, questa fatica avrà già avuto senso.

Tatiana Marchi

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