Assolti i medici e gli infermieri dell’ospedale Papardo di Messina che erano stati chiamati a rispondere del reato di abbandono di incapace, secondo l’accusa non avevano curato l’igiene del paziente. I giudici hanno disposto l’assoluzione con la formula «perché il fatto non sussiste».
A deciderlo è la Corte d’assise di Messina, che ha assolto Domenico Brunetto, responsabile del reparto di Chirurgia vascolare, Salvatore Pannuccio, coordinatore infermieristico, e gli infermieri Ignazio Andronaco, Rinaldo Galluzzo Albanese, Domenico Lo Presti, Santo Micali, Santo Spadaro e Paolo Venuti.
La vicenda
Al centro del processo la vicenda di un paziente di 91 anni, deceduto il 30 maggio del 2015. Secondo l’accusa, non sarebbe stata curata in maniera adeguata l’igiene dell’anziano, che, tra l’altro, aveva subito l’amputazione di una gamba. Nonostante le segnalazioni della figlia e dello stesso paziente, come contesta l’accusa, non sarebbe stato sottoposto a trattamenti o interventi per evitare l’insorgere di piaghe da decubito e neanche ad accertamenti di laboratorio e ematochimici successivamente al riscontro della piaga da decubito. Tutto questo e le condizioni igieniche in cui si trovava, sempre secondo l’accusa, avrebbero determinato una piaga da decubito e poi lo stato settico che «costituiva fattore causale rispetto al successivo decesso». Accuse che non hanno però trovato alcun riscontro nel corso del procedimento penale.
A sostenere la tesi della difesa sono stati gli avvocati Filippo Cusmano, Gianluca Gullotta, Maria Puliatti e Vincenzo Ciraolo.
L’avvocato Carmelo Scillia ha invece rappresentato l’ospedale Papardo, che si è costituito come responsabile civile. La parte civile è stata rappresentata dall’avvocato Maria Lembo.
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Fonte: stampalibera.it
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