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Lesioni spinali, in arrivo nuovo dispositivo biomedico per il recupero motorio

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Lesioni spinali, in arrivo nuovo dispositivo biomedico per il recupero motorio
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Lo ha sviluppato, grazie a un accordo con l’azienda statunitense SpinEX, il Laboratorio di Neurofisiologia e neurofarmacologia applicate dell’ospedale Gervasutta di Udine.

Sta per arrivare sul mercato un’innovativa tecnica di elettrostimolazione in grado di agevole l’attività dei circuiti neuronali del midollo spinale per il funzionale recupero motorio e autonomico in coloro che hanno subito una lesione spinale. A svilupparla è stata il Laboratorio di Neurofisiologia e neurofarmacologia applicate – Area Neuroscienze della Sissa, guidato da Giuliano Taccola e situato nell’ospedale Gervasutta di Udine, grazie a un accordo con l’azienda statunitense SpinEX, che opera nell’ambito dei dispositivi biomedicali di neuro-modulazione.

Partendo dal problema clinico, durante tre anni di ricerche all’estero finanziati dall’Unione Europea la nuova tecnica ha avuto una applicazione pratica in un dispositivo che ne rende possibile l’utilizzo per ricercatori clinici e aziende ipegnate nella cura delle persone con disturbi neuromotori. Nel 2009 il laboratorio Sissa-Imfr, grazie anche a un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, la ricerca ha prodotto risultati che nel 2011 sono stati pubblicati sul Journal of Neurophysiology.

Il nuovo approccio di neuromodulazione è stato poi sperimentato negli Stati Uniti in modelli preclinici, fino alla prima “interfacce di realizzazione delle realizzazioni”, nate grazie all’apporto dell’Università della California, a Los Angeles (Ucla), e dell’Università della California del Sud (Uc), con il finanziamento europeo Marie Sklodowska Curie. La tecnologia è stata recentemente brevettata ed è in licenza alla società SpinEX per la produzione di dispositivi da mettere in commercio disturbi che hanno applicazione nel trattamento di numerosissimi.

“Questo risultato dimostra che la ricerca di base può essere orientata alla risoluzione di problemi clinici e merita di ricevere risorse e ospitalità nei luoghi di cura per approfondimenti rivoluzionario rispetto ai trattamenti correnti”, ha commentato Taccola, il cui desiderio è “vedere, nel prossimo futuro, questo dispositivo nelle palestre cliniche del Gervasutta, vicine al Laboratorio Sissa”.

Redazione Nurse Times

Fonte: AboutPharma

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