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Le fasi della check list in sala operatoria

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Nursing operatorio in chirurgia maxillo facciale e neurochirurgia. Convegno AICO – OPI L’Aquila
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Sulle basi delle raccomandazioni “Guidelines for Surgery” l’OMS ha costituito una check list, con 19 items, per la sicurezza in sala operatoria, al fine di prevenire mortalità e complicanze post-operatorie.

Nel tentativo di migliorare l’efficacia della check list l’OMS consiglia di designare un coordinatore, che sarà responsabile della verifica dei controlli e propone a tale scopo l’infermiere di sala operatoria.

La check list prevede tre fasi:

  • Sing in: viene effettuata prima dell’induzione all’anestesia ed è richiesto il coinvolgimento di tutta l’equipe operatoria:
    • Conferma da parte del paziente di identità, procedura, sito e consenso;
    • Conferma e marcatura del sito dell’intervento;
    • controlli per la sicurezza dell’anestesia;
    • conferma per il corretto posizionamento e funzionamento del pulsossimetro;
    • Identificazione dei rischi del paziente: dovuti ad allergie, per la gestione delle vie aree e rischio di aspirazione; in caso di perdite ematiche.
  • Time out: viene effettuata prima dell’anestesia e prima dell’incisione chirurgica per confermare che i diversi controlli siano stati eseguiti ed è richiesto il coinvolgimento di tutta l’equipe operatoria:
    • Conferma se si sono presentati tutti i componenti dell’équipe con il proprio nome e funzione;
    • il chirurgo, l’anestesista e l’infermiere hanno confermato identità del paziente – sede d’intervento – procedura – corretto posizionamento;
    • identificazione delle criticità del chirurgo, dell’anestesista, dell’infermiere;
    • conferma della profilassi antibiotica eseguita negli ultimi 60 minuti;
    • visualizzazione immagini diagnostiche.
  • Sing out: viene effettuata durante o immediatamente dopo la chiusura della ferita chirurgica e prima che il paziente abbandoni la sala operatoria, ed è richiesto il coinvolgimento di tutta l’equipe operatoria. L’infermiere di sala conferma verbalmente insieme all’équipe operatoria:
    • Nome della procedura chirurgica registrata;
    • Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico;
    • Conferma e etichettatura del campione chirurgico;
    • Problemi o malfunzionamenti nell’utilizzo dei dispositivi. Il coordinatore assicura che qualora siano emersi eventuali problemi nel funzionamento dei dispositivi, essi vengano identificati e segnalati, in modo da evitare che il dispositivo venga riutilizzato prima che il problema sia stato risolto.
    • Chirurgo, anestesista e infermiere revisionano gli aspetti importanti e gli elementi critici per la gestione dell’assistenza post operatoria.

Gli items dell’OMS sono solo il punto di partenza e possono poi essere implementati in base alle esigenze specifiche dei comparti operatori.

 

Ida Baiano

Fonte: www.salute.gov.it

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