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Le ‘App’ per la fertilità non sono contraccettivi

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Le ‘App’ per la fertilità non sono contraccettivi
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Una ricerca ha testato 100 app per la fertilità, di quelle scaricate su smartphone e computer che si propongono di aiutare a programmare una gravidanza. Beh, gli esperti hanno dimostrato la loro inattendibilità, quando queste vengono usate come contraccettivi.

Uno studio della Georgetown University, segnalato dal quotidiano inglese The Independent, ha passato in rassegna circa 100 applicazioni per la fertilità, di quelle disponibili per smartphone e computer nei vari Stores online con cui si data il periodo mestruale, la temperatura basale e altri fattori che influiscono sulla fertilità. A cosa servono? Beh, sono pensate per aiutare quelle coppie che hanno difficoltà nella procreazione, aiutandole ad individuare i giorni giusti da ‘utilizzare’ per favorire il concepimento.

Niente di strano. Il problema è che molte donne, invece di utilizzarli a scopo procreativo, utilizzano questi piccoli programmi come metodo anti-concezionale. Niente di più sbagliato, secondo gli esperti: solo 6 app su 100, infatti, sono risultate accurate e prive di falsi negativi, il che significa che il loro ‘distorto’ utilizzo non mette assolutamente al riparo da gravidanze indesiderate. Così avverte Marguerite Duane, coordinatrice dello studio: “L’efficacia dei metodi basati sul sapere di essere fertili dipendono dall’osservazione della donna, la registrazione di biomarcatori di fertilità e linee guida basate su prove. Le app sono un modo conveniente per tracciare i biomarcatori della fertilità, ma solo alcune seguono linee guida basate su evidenze scientifiche”.

Tra le diverse app ‘controllate’ dagli autori della ricerca, 30 sono risultate essere affidabili per quanto riguarda la previsione dei giorni in cui si è fertili; 10 invece no. Il punteggio massimo per accuratezza e mancanza di falsi negativi (ovvero giorni fertili classificati come infertili) è stato raggiunto da 6 applicazioni. Cosa consigliano quindi gli studiosi? ”La popolarità delle app da smartphone è in aumento perché sempre più donne sono interessate ad usare metodi naturali per programmare una gravidanza. Quando si impara a riconoscere i propri segnali di fertilità, raccomandiamo alle donne prima di farsi spiegare bene il tutto da un esperto, e poi di utilizzare un’app che abbia ricevuto un punteggio dal 4 in su come accuratezza nel nostro studio”.

Alessio Biondino

Fonte: ANSA, The Independent

Immagine: Pixabay

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