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Lazio: Nursing Up denuncia la grave situazione degli infermieri in P.iva

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A Roma gli infermieri assunti tramite cooperativa nonostante il concorso pubblico? La denuncia del Nursing Up
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Grave situazione denunciata dal sindacato Nursing Up della regione Lazio sulle condizioni lavorative in cui versano alcuni infermieri impiegati da alcune cooperative in strutture sanitarie pubbliche che non avrebbero ricevuto la loro regolare retribuzione. Abbiamo deciso di riprendere sul nostro giornale la denuncia della collega Laura Rita Santoro che descrive minuziosamente le criticità in atto, con l’intenzione di rivolgersi alle autorità competenti per denunciare le gravi inadempienze…

“Sono la responsabile regionale del Sindacato degli Infermieri, Nursing Up Lazio. Sto ricevendo numerose telefonate circa la “mancata retribuzione” di infermieri in servizio presso le cooperative, società interinali ecc.

Sono stufa di assistere passivamente ed impotente a certi fatti! La storia passata ci ha dimostrato che certe mancate retribuzioni potevano essere un tentativo per ottenere più soldi dalla Regione e/o altre ingegnose macchinazioni??!!

Comunque i tempi sono maturi è ora di denunciare!

Molti lavoratori, che nel periodo di Natale si sono visti negare la tredicesima e/o gli stipendi,  si sono sentiti che debbono denunciare! I nostri ragazzi, infermieri, che a fatica hanno ottenuto uno “straccio” di lavoro, mal pagato, dovrebbero mettersi contro il datore di lavoro!

Davide contro Golia fece storia poiché fu un evento incredibile!

Il mancato pagamento dello stipendio mensile o l’eventuale ritardo dello stesso, secondo il diritto del lavoro, “è un reato” da imputare al datore di lavoro, secondo quanto stabilito dal contratto. Il datore di lavoro deve corrispondere a fine mese o quando indicato dal contratto stesso, lo stipendio concordato!

Il mancato pagamento delle retribuzioni, rientra nella categoria dei gravi inadempimenti degli obblighi posti a carico del datore di lavoro; una mancanza di questo tipo è molto grave!

La scrivente Organizzazione Sindacale ha gia denunciato e denuncerà tale inadempimento e/o trasgressione ai sensi dell’art. 40 del Codice Penale, secondo cui: “(…) non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.

Nelle denunce citerò anche l’art. 2094 del Codice Civile, secondo cui al lavoratore subordinato, il datore di lavoro “deve” corrispondere un compenso economico per l’attività svolta.  

Lo scrivente Nursing Up Lazio è intenzionato a chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, dell’INPS e della Guardia di Finanza. Sarebbe interessante valutare anche il rapporto di lavoro degli infermieri con partita IVA, sebbene lavorino in condizioni di monocommittenza, ed abbiano un rapporto di lavoro “continuativo”.

Essi soffrono di un sistema di acconti e sono senza tutele! I colleghi sono i veri precari con partite “iva fasulle”, un espediente per evitare il pagamento dei contributi al lavoratore, non controbilanciati da una corrispondente ricompensa?

La mia rabbia sale quando penso che i colleghi con “partita IVA”, che non stanno percependo una retribuzione, in ogni caso, dovranno, all’erario, un contributo minimo pari a euro 760,00 annui. Il contributo minimo aumenterà progressivamente di anno in anno sino ad arrivare a circa 1.600 euro annui. Ciò è vergognoso se si pensa che molti dei colleghi che ci hanno chiamato in causa non percepiscono la retribuzione regolarmente! Una atto di beneficenza???

Personalmente penso che il sindacato debba acquisire prove e/o testimonianze, poi senza “scoprire” la fonte debba denunciare il reato! Perché la mancata retribuzione di un lavoratore è un reato! Io non voglio essere complice e/o passiva di fronte a certi fatti! Esiste l’Ispettorato del Lavoro, l’INPS e la Guardia di Finanza per questi reati!

Ancora, ho visto pagare, dalla Regione, 25 euro l’ora per una prestazione infermieristica!

L’Infermiere nel contempo per la stessa prestazione veniva retribuito 8 euro l’ora!

Una differenza giustificatami come “rischio d’impresa”!? Quindi i soldi accantonati per pagare almeno due mesi, nonostante i ritardi, il datore di lavoro dovrebbe averne?! Io sto denunciando! Potrebbe essere un modo per far emergere il sommerso? Oppure per far smuovere l’economia? I colleghi mal retribuiti, se avessero percepito lo stipendio, regolarmente, avrebbero potuto spendere??!!

Sono una pessima sindacalista, ma, sto raccogliendo testimonianze scritte, ma, non “tessere”! Le tessere potrebbero far emergere il denunciante, per il quale mi sento protettiva!

Forse per questo anche pessima sindacalista!”

Laura Rita Santoro

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