La scala di Rankin è una scala di valutazione utilizzata comunemente per misurare il grado di disabilità o dipendenza nelle attività quotidiane (ADL) di persone che hanno subito un ictus o un altro evento con esito di disabilità neurologica, sia in fase acuta, sia post-critica (es. dopo una trombolisi). Fornisce informazioni sul livello di disabilità del paziente, ma può essere utile anche per il follow-up e per fare previsioni prognostiche. È diventata una delle più importanti scale utilizzate per misurare gli outcomes clinici nello stroke.
Assieme a GCS (glasgow coma score), MMSE (Mini-Mental State Examination) e RSS (Ramsay Sedation Scale) costituisce la rosa dei test che un infermiere deve conoscere.
Si compone di 7 item, con uno score da 0 a 6 (dove 0 indica l’assenza di disabilità e 6 il massimo dell’inabilità).
Ecco gli items:
- 0. Nessun sintomo
- 1. Nessuna inabilità significativa, pur manifestando sintomi: svolge ogni funzione e attività usuali
- 2. Leggera inabilità: incapace di svolgere tutte le attività precedenti, ma capace di occuparsi di sé senza assistenza
- 3. Inabilità moderata: richiede aiuto, ma cammina senza assistenza
- 4. Inabilità moderatamente severa: cammina con assistenza e necessita di assistenza per i propri bisogni corporei
- 5. Inabilità severa: allettamento, incontinenza, totalmente dipendente
- 6. Deceduto
SCALA DI RANKIN ADOTTATA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Redazione NurseTimes
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook https://www.facebook.com/NurseTimes.NT
- Gaza, morto infermiere di Medici Senza Frontiere: chi era Hussein Alnajjar
- UMI25 – Una Mole di Infermieri (Torino, 3 ottobre): tavole rotonde, workshop e tanto altro
- Corso Ecm (3 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Suture chirurgiche: dallo strumentario alla scelta della tecnica adeguata”
- Cuore, studio italiano rivoluziona standard di cura post-angioplastica
- Asst Ovest Milanese: poche candidature al concorso infermieri. Nursind: “Servirebbero almeno 200 unità”
Lascia un commento