I nostri articoli sulle “attività politiche” di mobilità interna del personale, spesso sottratto ai suoi obblighi istituzionali, hanno aperto un ampio ‘agorà’ nei social che sta mettendo in chiaro una serie di “insolite incongruenze”
Riceviamo e pubblichiamo alcuni contributi che ci pervengono da Lecce, meritori di ulteriori approfondimenti sul fenomeno dei “trasferimenti temporanei” (ciò che non è destinato a durare stabilmente, ma ha un carattere di provvisorietà) diventato un “cult” per la Direzione Strategica della Asl leccese, il cui Direttore Generale è il dott. Ottavio Narracci (in foto).
Un nostro lettore ci scrive:
“…Il vertice strategico della Asl Lecce con la risposta che vi ha dato sul trasferimento dell’Infermiere Antonazzo, effettua un’azione di spregio nei confronti della Dirigenza Infermieristica e dei Coordinatori Infermieristici presenti nella Asl”.
La stessa non è nuova ai rapporti fiduciari.
Il primo, tale Giuseppe P., guarda caso sempre da Maglie, dove vinse un concorso (unico partecipante!) per coordinare una struttura territoriale mai andata a regime, grazie all’allora Direttore Sanitario, fu trasferito provvisoriamente alla Direzione Sanitaria e li è rimasto!
Successivamente Franco V., infermiere, voluto dall’allora D.G. V. Mellone in qualità di project manager (doveva verificare struttura per struttura se gli infermieri svolgessero competenze di ruolo). Fu trasferito “temporaneamente” in pianta stabile.
Ovviamente tutti temporanei, senza nessun avviso selettivo e senza documentare particolari competenze.
Che dire? Siamo a disposizione di tutti per far luce sullo strano fenomeno della mobilità interna TEMPORANEA a chiamata in scena alla ASL di Lecce ([email protected])
Redazione NurseTimes
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