“La nostra società è molto simile ad una volta di pietre: cadrebbe, se le pietre non si sostenessero reciprocamente ed è proprio questo che la sorregge”
Seneca
Il mondo della sanità italiana è stato vessato per troppo tempo e tutte le professioni al suo interno ne hanno pagato le conseguenze. Noi infermieri, colonne portanti dell’ambito e garanti dell’articolo 32 della costituzione italiana, ci siamo sempre impegnati, stando dalla parte del cittadino.
Eppure le vessazioni non sono mai terminate.
tagli, Tagli, TAGLI!!!
Abbiamo cercato di reagire contro simili azioni, ma sempre in maniera non organizzata.
Scompaginati e sconnessi non solo non abbiamo ottenuto nulla, ma si è generata un’inutile guerra civile sia tra colleghi che con le altre professioni sanitarie.
Siamo tutti parte della stessa volta di pietre: come può un singolo pensare di cambiare la storia?
Nessuna singola azione , nessuna singola fazione , per quanto grande potrà mai avere la valenza di un insieme di azioni o fazioni.
Per dirla tutta e citando Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, nel corso di un’intervista rilasciata all’ Agenzia di stampa DIRE :
“sono le associazioni infermieristiche che devono sollevare i problemi ed essere all’avanguardia delle richieste”.
Associarsi, dunque, è l’unica soluzione.
Creare una unità, poiché per quanto le associazioni manchino di potere in sede contrattuale, possono comunque rappresentare un punto di riferimento e un termine di confronto per i sindacati e nelle sedi ministeriali.
Dopo un anno di sofferenze la nostra voce è alta, chiara e forte. Per questo ora più che mai serve coesione, senso di unità e trasparenza.
Non abbiamo più niente da perdere se non la nostra dignità morale, ma potremo perderla se non agiremo in coro.
Dott. Davide Magi,
Co.Auto.Re di Infermieri In Cambiamento.
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