Dopo la segnalazione dell’AADI, non si fa attendere la risposta di Emergency, sulla questione scottante, che riguarda una delle “mansioni” dell’infermiere: la pulizia dei cassetti.
Il coordinatore Sauro Forni, chiarisce la posizione di Emergency, fornendo un elenco dettagliato delle competenze dell’infermiere:
- Collabora con il medico durante le visite, riteniamo che l’interazione di competenze diverse tra la figura del medico e quella dell’infermiere porti all’individuazione del miglior percorso diagnostico terapeutico della persona.
- Collabora con i mediatori culturali per la risoluzione delle complesse situazioni sociali che spesso presentano i nostri utenti oltre a percorsi di educazione sanitaria che possono essere complicati in persone provenienti da culture diverse e con un approccio alla malattia che può aggravare lo stato di salute dell’individuo e della collettività.
- Gestisce il servizio di ambulatorio infermieristico in accordo con le linee guida specifiche.
- È responsabile del case management.
- È responsabile delle dotazioni sanitarie, del loro approvvigionamento e della corretta conservazione, per questo motivo si occupa in prima persona della pulizia degli armadi e dei “CASSETTI” ove questi materiali vengono conservati, in quanto riteniamo che questi materiali debbano essere maneggiati da persone competenti.
- È responsabile della corretta sanificazione degli ambienti da parte del personale addetto, con tutto lo staff lo esegue in prima persona tutte le volte che si rende necessario per problemi contingenti al personale addetto, riteniamo che un ambiente pulito sia alla base di un percorso sanitario, spero ci vorrà scusare se da questo concetto non accettiamo deroghe e piuttosto che non eseguire le corrette procedure di sanificazione ci rimbocchiamo le maniche e lo facciamo in prima persona.
Sauro Forni continua affermando: “Per Emergency la “BUONA ASSISTENZA” è un obiettivo che va perseguito attraverso l’applicazione di protocolli e linee guida ispirate alla letteratura scientifica e all’esperienza maturata dall’organizzazione in oltre vent’anni di attività svolti in tutto il mondo e che hanno portato ad assistere oltre SETTE MILIONI di persone. La figura dell’Infermiere è figura centrale in questi processi, dimostrazione è che negli anni i progetti hanno spesso visto come figura di “MEDICAL COORDINATOR” l’Infermiere per le doti di alta competenza e duttilità che la figura spesso ha dimostrato di avere. Ogni giorno riceviamo decine di curriculum da parte di infermieri che si candidano a lavorare con noi e che spesso non possono farlo per una burocrazia che lo impedisce e perché gli organici degli ospedali italiani sono ridotti al di sotto del minimo e non permettono ai professionisti di fare esperienze che accrescerebbero la loro competenza professionale e umana”.
Ecco qui la risposta del coordinatore di Emergency al presidente dell’AADI prof. Mauro Di Fresco:
Risposta coordinatore di emergency
Redazione Nurse Times
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