Grande successo per il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale.
Sono numerose le tesi di laurea che quotidianamente arrivano all’attenzione della nostra redazione ([email protected]).
NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) gestita da Infermieri, quotidiano diventato il punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie.
Ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.
Gentile Direttore,
sono Elisabetta Fileni, appena laureata in triennale di Infermieristica e attualmente iscritta al corso magistrale Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Mi sono laureata in triennale con 110 e Lode il 25/11/2022. Spero che il mio lavoro di tesi porti uno spunto di riflessione e rappresenti un punto di partenza per l’ ulteriore sviluppo della figura dell’ infermiere domiciliare, anche nell’ ottica del nuovo DM 71/2022. Mi farebbe molto piacere pubblicare la mia tesi tramite la vostra testata giornalistica.
Dott.ssa Fileni Elisabetta: Ruolo dell’infermiere a domicilio nella prevenzione e trattamento delle varici esofagee: revisione della letteratura.
ABSTRACT
Introduzione ed obiettivi del lavoro. Le varici esofagee rappresentano un problema potenzialmente letale e di difficile gestione nel quotidiano. L’obiettivo dell’elaborato è dimostrare che il professionista infermiere sia rilevante a domicilio in una tipologia di pazienti, quelli cronici, nello specifico quelli affetti da varici esofagee, e dimostrare come l’infermiere sia utile nell’educazione del paziente e nella prevenzione, in maniera tale da migliorare le condizioni di vita del malato o prevenire la malattia stessa.
Materiali e metodi. È stata effettuata una revisione narrativa della letteratura, includendo studi scientifici inerenti alla pratica infermieristica correlata con il paziente con varici esofagee. Tramite il modello PICO (P= patient = paziente con varici esofagee I= intervention = supporto domiciliare del caregiver istruito dall’infermiere C = comparison = pazienti senza supporto domiciliare) sono emerse dalla letteratura le complicanze potenziali e i possibili interventi erogabili a domicilio, oltre alle strategie preventive su cui poter focalizzare l’intervento educativo.
Risultati più importanti
Dagli studi è emerso che gli interventi infermieristici più efficaci siano la corretta informazione e educazione del paziente rispetto all’assunzione di alcool, e la corretta informazione sulla profilassi vaccinale. Questi sono stati i risultati più importanti valutando che entrambi sono cause di varici esofagee, e lo sono in percentuale maggiore rispetto agli altri fattori causali.
Analisi. Tutti i risultati hanno dimostrato che a domicilio è possibile effettuare interventi utili, e che l’infermiere può cambiare la sorte di un quadro clinico attuando interventi e tramite educazione al paziente e (se presente) anche al caregiver. Soprattutto nel paziente fragile che ha già sviluppato le varici esofagee il caregiver deve saper riconoscere segni e sintomi di shock per allertare i soccorsi ospedalieri.
Discussione e conclusioni. L’intervento a domicilio è importante poiché è un ambiente conosciuto al paziente, e ciò gli permette di condurre una vita propria nonostante la malattia. La cronicità non trattata a domicilio alla lunga porterebbe alla depersonalizzazione della persona, ad un cambiamento allo stato di salute e anche agli altri aspetti della vita. Per quanto possibile bisognerebbe conservare le certezze del paziente per permettergli di affrontare il grande cambiamento insito nella diagnosi di malattia. Il passo successivo potrebbe essere una politica di implementazione delle procedure e dei protocolli inerenti alla gestione domiciliare, in accordo alla normativa 71 del 2022 che rivoluziona l’assistenza territoriale.
Parole chiave. Prevenzione. Educazione. Varici esofagee. Infermiere. Domicilio.
Dott.ssa Fileni Elisabetta
- Trapianto “samaritano” di rene riuscito tra Padova, Bologna e L’Aquila
- Sla, individuato nuovo biomarcatore: è una proteina che riduce l’appetito
- Salerno, nuovo scandalo in Rsa: dopo i maltrattatamenti, ecco il raggiro per depredare un’anziana
- Treviso, uomo tornato dal Congo muore per sospetta febbre emorragica. Il virus misterioso potrebbe essere una forma grave di malaria
- Puglia, arriva la bocciatura della Corte Costituzionale: “Aress non può gestire concorsi e assunzioni per conto delle Asl”
Lascia un commento