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La dott.ssa Barattucci presenta la tesi sull’utilizzo dell’ ECO FAST nella pratica infermieristica

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L'Eco Fast in emergenza urgenza una pratica medico infermieristica
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Gentile Direttore,

sono Elisa Barattucci, infermiera che ha conseguito la laurea triennale presso l’università degli studi di Firenze. Vi scrivo per proporvi il mio lavoro di tesi incentrato sull’utilizzo dell’ecografia FAST negli utenti politraumatizzati, tecnica che si sta sviluppando maggiormente negli ultimi anni.

Lo sviluppo della mia tesi è avvenuto tramite la somministrazione di un questionario autoredatto rivolto a tutti gli infermieri, per valutare le conoscenze e l’uso che viene fatto, nei vari setting, dell’ECO-FAST e più generalmente dell’ecografo ad uso infermieristico. Dopo aver esaminato i dati ottenuti, ho creato un protocollo/percorso trauma ad hoc per il suo utilizzo, gestito autonomamente dall’equipe infermieristica.

Il tema che ho deciso di trattare per la stesura della mia tesi di laurea riguarda l’utilizzo della valutazione FAST effettuata dal personale infermieristico nei pazienti politraumatizzati. L’obbiettivo dello studio consiste nel valutare le conoscenze, l’utilizzo e lo sviluppo, dell’uso dell’ecografo ma soprattutto della metodica FAST effettuata nel politrauma da parte degli infermieri. L’eco-FAST è una metodica utilizzata nella medicina d’urgenza il cui scopo principale è di identificare un’emorragia interna in un paziente politraumatizzato per avviarlo immediatamente in sala operatoria se emodinamicamente instabile, oppure per candidarlo ad approfondimenti diagnostici di secondo livello se la stabilità dei parametri vitali lo consente.

Materiali e Metodi

Per avere una visione pratica e più specifica nel nostro territorio, ho creato un’indagine condotta via Web dal 4 Aprile al 29 Settembre 2022, che ha come campioni gli infermieri di tutta Italia. Il questionario autoredatto, creato tramite la piattaforma Google Moduli, è composto da 15 domande totali, di cui: 2 a risposta semichiusa, 10 a risposta chiusa, 1 a risposta aperta e 2 con l’utilizzo della scala Likert, volte ad individuare le conoscenze degli infermieri sull’uso dell’ecografo e dell’eco-fast e l’utilizzo che ne viene fatto nei vari setting lavorativi di ciascun partecipante

Analisi e discussione dei Principali Risultati di Interesse Infermieristico

Sono state raccolte un totale di 403 risposte. Il maggior numero dei partecipanti ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni (64,3%), lavora come infermiere da meno di 5 anni (47,9%) e il setting predominante risulta essere l’area critica (42,7%). Dove presente l’ecografo, viene utilizzato sia dall’infermiere che dal medico: questo conferma il progressivo sviluppo di questa metodica a livello infermieristico.

Tutto questo viene, poi, confermato dalla domanda posta sottoforma della scala Likert, dove  il 70,7%, ritiene utile l’acquisizione di tale abilità (riferita all’utilizzo dell’ecografo) dando un punteggio pari a 5 (molto utile). Inoltre il 95% degli infermieri ritiene che sia importante acquisire la formazione necessaria al suo utilizzo e solo in pochi non risultano essere interessati a causa dell’eccessivo carico di lavoro e del poco tempo a disposizione.

Anche, l’eco-FAST, è conosciuta dal maggior numero di partecipanti i quali, però, ritengono che i reparti che maggiormente necessitano di tale valutazione sia l’area critica seguita dalla medicina , ortopedia, sala operatoria ecc.. Nonostante la loro conoscenza in merito, il 34,5 % dei partecipanti non l’ha mai effettuata perché pochi infermieri hanno svolto il corso necessario per il suo utilizzo. Ritengono comunque che sia molto importante individuare un team che sappia eseguire ecografie in emergenza, attribuendo, alla scala Likert,, un punteggio di 5 ossia “molto utile”. Infine l’88,8% degli infermieri sono consapevoli del fatto che questa metodica possa modificare il percorso diagnostico/terapeutico/assistenziale del paziente che si trova in una condizione di emergenza.

Conclusioni

Nonostante la valutazione FAST sia conosciuta, il suo utilizzo è ancora molto scarso e la maggior parte dei professionisti non ha una formazione specifica e, di conseguenza, non vengono riconosciuti protocolli appositi per il suo utilizzo. Quindi, ancora oggi, la strada da percorrere per ufficializzare e trovare in Italia  infermieri con competenze riconosciute in FAST ed EFAST è ancora lunga ma ci sono i presupposti che, come evidenziato, questo in futuro possa fare la differenza. 

Progetto di miglioramento

In merito alle conclusioni dedotte dallo studio, è emersa la necessità di implementare la formazione in modo da permettere a tutti gli infermieri di conoscere l’importanza dell’uso dell’ecografo, in particolare della valutazione FAST. Per fare questo è necessario, in primo luogo, implementare la formazione sull’ecografia FAST sia a livello aziendale/unità operativa, sia a livello universitario (es: master specialistici).  Sarebbe utile, poi, creare dei protocolli medico-infermieristici nelle aree critiche (soprattutto 118 e Pronto Soccorso) per il trauma, con il rispettivo utilizzo della valutazione FAST e la creazione di team infermieristici volti ad effettuare ecografie in emergenza. 

Il mio progetto di miglioramento prevede la realizzazione di un protocollo/ percorso trauma medico-infermieristico che include la valutazione FAST. 

Dott.ssa Elisa Barattucci

In questo progetto l’infermiere ha la piena autonomia nell’effettuazione della valutazione FAST nel paziente politraumatizzato, resta indispensabile, però, la collaborazione con gli altri professionisti sanitari per tutto quello che non risulta essere di competenza infermieristica (es: richiesta TC/RX ecc.. ).

Dott.ssa Elisa Barattucci

Tesi: L’utilizzo della tecnica ad ultrasuoni FAST nella pratica infermieristica: indagine conoscitiva

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