Una ricerca americana pubblicata su Science potrebbe essere utile per studiare nuove terapie contro l’infertilità maschile e per mettere a punto nuovi metodi contraccettivi.
Un gruppo di ricercatori americani ha scoperto, il meccanismo che permette agli spermatozoi di aumentare la loro motilità e di eseguire una sorta di ‘rush finale’ verso la cellula uovo.
Le ridotte capacità di movimento dei flagelli dei gameti maschili non bastano infatti a condurli con successo verso l’ovulo, per attraversare per intero il tratto riproduttivo femminile ed arrivare così a destinazione, è necessario che questi siano in qualche modo ‘svegliati’ o ‘attivati’; questo compito è svolto dal progesterone, un ormone prodotto dalla stessa cellula uovo e che deve legarsi alla proteina ABHD2 presente sulla membrana cellulare degli spermatozoi per scatenare questa sorta di ‘sprint’.
In esperimenti di laboratorio, si è osservato che se questa proteina veniva in qualche modo inattivata, i gameti maschili non rispondevano all’accelerazione finale che la presenza del progesterone avrebbe dovuto stimolare.
Di conseguenza, la futura sintesi di molecole in grado di potenziare o bypassare questa proteina, potrebbe essere utile per combattere alcune cause di infertilità maschile. Viceversa, mettendo a punto strategie finalizzate a bloccare la ABHD2, si potrebbero creare nuovi contraccettivi che impediscano agli spermatozoi di raggiungere la cellula uovo.
La ricerca pubblicata su Science ed è stata finanziata dagli Istituti Nazionali di Sanità americani.
Alessio Biondino
Fonti:
- https://science.sciencemag.org/content/early/2016/03/16/science.aad6887
- https://www.focus.it/scienza/salute/la-molecola-che-rende-iperattivi-gli-spermatozoi
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