Interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’università e della ricerca e al Ministro della salute.
La situazione emergenziale derivata dal coronavirus avrebbe dovuto evidenziare con forza l’importanza degli infermieri e la necessità di una formazione appropriata che prepari gli studenti ad essere pronti sul campo.
I deputati Benigni, Gagliardi, Pedrazzini, Silli e Sorte hanno richiesto maggiori spiegazioni al Ministro dell’università e della ricerca e al Ministro della salute sul decreto n.82 del 14 maggio 2020 che, all’articolo 2, ha previsto la riduzione da 5 a 3 dei docenti di riferimento dei corsi di laurea in infermieristica e la possibilità, per gli atenei, di compensare tale riduzione con l’individuazione di almeno due medici.
“La pandemia di Covid.19 sta provocando un grande sforzo per tutto il personale sanitario e ha consentito di far emergere la grande importanza di tutti coloro che, con diversi ruoli, operano nell’ambito delle strutture e del sistema di cura” scrivono i deputati, “in particolare, è risultato particolarmente degno di nota l’apporto degli infermieri, che hanno prestato la loro attività in un contesto estremamente difficile e con ritmi estenuanti”.
“Nel contesto emergenziale,” continuano i deputati, “è emersa chiaramente la necessità che il personale infermieristico sia adeguatamente formato in relazione alle circostanze, anche impreviste ed eccezionali,” tuttavia la riduzione degli infermieri nei corsi di laurea “appare in contrasto con l’opportunità che l’attività formativa degli infermieri abbia quali punti di riferimento docenti in grado di trasmettere agli studenti nozioni realmente utili ad affrontare questo delicato lavoro“.
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