Un’infermiera residente in Umbria deve rispondere dell’accusa di lesioni gravissime nei confronti di una neonata
I fatti risalgono al 2013 quando la professionista provocò una frattura completa scomposta della diafisi femorale destra alla piccola paziente. La prognosi fu di oltre 40 giorni.
I fatti, accaduti all’interno del reparto di neonatologia e patologia neonatale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, sarebbero avvenuti durante le operazioni di cambio del pannolino alla piccola.
“Contrariata dalla circostanza che la neonata, espellendo le feci le aveva sporcato la divisa”, l’avrebbe strattonata bruscamente e maldestramente pronunciando nei confronti della piccola paziente le seguenti parole: “Ora stai tutta la notte nella tua m…” – come riportato nelle carte della procura.
Tre giorni fa si è tenuta la prima udienza del processo a carico dell’infermiera di fronte al giudice Noviello che ha trasferito il procedimento al giudice Loschi per il 19 luglio.
La’avvocato Parretti del foro di Terni, difensore dell’Infermiera, ha richiesta di accedere al rito abbreviato condizionato all’escussione del medico legale in ordine alla “naturalità delle lesioni”, “anche se dalle conseguenze tecniche accertate, – spiega l’avvocato Andrea Menichetti, – l’ipotesi della naturalità delle lesioni era già stata sconfessata dalla procura e dalle parti civili”.
La famiglia si è costituita parte civile con l’avvocato Andrea Menichetti del foro di Roma mentre l’avvocato Mario Mattei assiste l’azienda ospedaliera.
Fonti: www.perugiatoday.it
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