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Il VETO dei medici della Fnomceo sul CCNL degli infermieri

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Il VETO dei Medici della FNOMCEO sul CCNL degli infermieri
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Posticipare l’esame del documento sull’applicazione del Contratto Comparto Sanità, previsto per oggi in Conferenza delle Regioni, per dar modo anche alla Federazione degli Ordini dei Medici di poter contribuire

A chiederlo è il Presidente della stessa Fnomceo, Filippo Anelli, che ha indirizzato giovedì mattina una lettera al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, richiamando i principi del Protocollo d’Intesa firmato dai due Enti nel dicembre 2018, che istituiva, tra l’altro, un Tavolo di confronto permanente.    

“Riteniamo che il nostro contributo possa essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo comune di migliorare la qualità dell’assistenza al cittadino – spiega ora Anelli, raggiunto a L’Aquila dove nel pomeriggio incontrerà gli ordini dell’Abruzzo -. In questo senso, la Consulta delle Professioni, recentemente istituita dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, è uno strumento fondamentale per esplicitare, su tali questioni, la sinergia tra i diversi attori e le peculiari competenze di ciascuno. Lo rappresenteremo al Presidente Bonaccini non appena convocherà il Tavolo permanente di confronto che abbiamo questa mattina sollecitato”.

Di seguito la lettera:

Egregio Presidente Bonaccini,

organi di stampa hanno diffuso l’informazione relativa alla convocazione in data odierna, 20 febbraio 2020, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome con un punto all’ordine del giorno riguardante: proposta di documento sulle “Linee di indirizzo dei percorsi applicativi degli articoli 16-23 del CCNL 2016/18 del Comparto sanità relativamente agli incarichi di funzione di tipo professionale”.

Proposta di documento, sempre diffuso a mezzo stampa, la cui finalità dichiarata sarebbe di consentire alle Aziende sanitarie di dare valorizzazione, in via transitoria, alle esperienze di sviluppo professionale già in possesso del professionista sanitario oppure acquisite attraverso percorsi formativi regionali; esperienze e competenze utili a rispondere alle problematiche organizzative -assistenziali delle Aziende sanitarie locali.

Già in un recente passato la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome riaffermò generali principi contrari a interventi disorganici ed emergenziali così come rappresentò l’esigenza di un rafforzamento delle procedure concertative, a tutti i livelli; esigenza che in materia di salute assume una valenza ancora più significativa e che appare cogente laddove si vengono a definire funzioni e competenze ancorché avanzate e specialistiche in materia sanitaria.

Sembra opportuno, inoltre, richiamare la sottoscrizione, nel dicembre 2018, di un Protocollo d’Intesa tra Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) che evidenzia in premessa la estrema complessità del settore sanitario sottolineando la rilevanza che la tutela della salute assume nel vigente quadro costituzionale.

E in tal senso nel Protocollo stesso è prevista la istituzione di un Tavolo di confronto permanente tra Conferenza e FNOMCeO, ferme restando le rispettive prerogative e gli ambiti di autonomia con l’obiettivo di confrontarsi sulle tematiche di maggiore rilevanza nel settore sanitario.

Il Protocollo citato riprende, nello specifico, le questioni, oggetto della concertazione e condivisione, ai fini della tutela della salute e soprattutto nell’ottica di un confronto e di una leale collaborazione volta a garantire i principi di unitarietà, solidarietà e coesione sociale del Paese.

Devo con rammarico rilevare che il percorso attivato, oggi dalla Conferenza, sul tema già citato all’ordine del giorno, non ha tenuto in alcun conto questa esigenza, peraltro più volte manifestata dalla FNOMCeO in differenti sedi.

Sono, quindi, a richiederLe, Egregio Presidente, di voler procrastinare l’esame di quanto evidenziato nella proposta di documento sulle “Linee di indirizzo dei percorsi applicativi degli articoli 16-23 del CCNL 2016/18 del Comparto sanità relativamente agli incarichi di funzione di tipo professionale” attivando nel contempo la necessaria sede concertativa con la rappresentanza professionale dei medici FNOMCeO, dando, così, senso e sostanza alle affermazioni e agli intenti sottoscritti e già richiamati nel Protocollo che consentano di definire percorsi e strumenti realmente rispondenti ai bisogni di salute del territorio, rispecchiando coerentemente, con l’impianto formativo e funzionale in essere, le funzioni e i ruoli dei professionisti interessati.

La ringrazio anticipatamente per la attenzione che vorrà riservare a questa nota e Le invio cordiali saluti

Filippo Anelli

Redazione Nurse Times

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