Il dott. Rizzi presenta uno studio osservazionale multicentrico sul ruolo dell’infermiere nel processo della donazione di organi

Redazione Nurse Times1 Dicembre 20253 min di lettura

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Gentile Direttore di NurseTimes,

sono il dott. Vitantonio RIZZI; presento la mia tesi di laurea, uno studio osservazionale multicentrico dal titolo “Ruolo dell’infermiere nel processo della donazione di organi: indagine su conoscenza ed opinione”.

ABSTRACT

Background

La ricerca scientifica in materia donazione-trapianto è in continua evoluzione e anche i numeri dei trapianti effettuati in Italia continua a salire di anno in anno; questo però non è ancora sufficiente a colmare la richiesta d’organo. Nel reclutamento di potenziali donatori la figura infermieristica svolge un ruolo di comprovata e fondamentale importanza. Pertanto lo studio mira ad indagare quella che è la percezione e la motivazione dei professionisti infermieri relativa al ruolo assunto e alle attività svolte all’interno del processo.

Materiali e metodi

La raccolta dei dati è stata effettuata nella maggior parte delle unità operative del Policlinico di Bari mediante un questionario rinvenuto in letteratura. (Romina Guce et al., 2023)

Il questionario è stato diffuso mediante la piattaforma Google Moduli presentando personalmente o mediante social media gli obiettivi dello studio e garantendo l’anonimato. Il campione ottenuto di 300 infermieri risulta significativo applicando il calcolo sample size con un livello di confidenza al 95%.

Risultati

Dai risultati emerge come il 74,7% (n=224) degli infermieri si esprime a favore della donazione di organi, dato significativo soprattutto se rapportato al dato della popolazione italiana in cui il 55% risulta favorevole alla donazione secondo i dati forniti dall’AIDO. Il 61,0%(n=183) è al corrente della presenza di percorsi specifici sul trapianto per gli infermieri. Secondo il 60,7% (n=182) l’infermiere partecipa attivamente al reclutamento di donatori di organi, mentre il 64,0%(n=192) si sente motivato a svolgere attività connesse al processo donazione trapianto in cui spicca l’area critica con l’80,8% degli infermieri che si sentono motivati per lo svolgimento di tali attività.

Conclusioni

Emerge con una certa evidenza che il contesto lavorativo d’appartenenza influenza la percezione che l’infermiere ha nel sentirsi parte del processo donazione-trapianto; stesso discorso lo si può effettuare con l’età, dove sembra che i soggetti più giovani si sentono maggiormente preparati nello svolgere tali attività. Esistono però ancora tanti contesti in cui ci si sente motivati ma non adeguatamente considerati. Pertanto è fondamentale intervenire per ampliare le competenze e centralizzare in maniera omogenea la figura infermieristica all’interno del processo in quanto indispensabile per la donazione e senza donazione non c’è trapianto.

Dott. Vitantonio RIZZI

Tesi: Studio osservazionale multicentrico. Ruolo dell’infermiere nel processo della donazione di organi: indagine su conoscenza ed opinione

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