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NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) fondata e gestita da Infermieri, quotidiano diventato il punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie.
Gentile Direttore di NurseTimes,
sono la dott.ssa Bottalico Miriam, laureata in infermieristica presso l’Università degli Studi di Bari.
Presento ai suoi lettori la mia tesi sperimentale dal titolo “La conoscenza degli studenti di infermieristica del polo didattico policlinico sulla donazione d’organi e l’impatto sui pazienti: studio sperimentale monocentrico”.
Background
Il tema della donazione di organi è complesso e delicato, e, seppure affrontato quotidianamente nei reparti d’emergenza, vede i professionisti sanitari non adeguatamente preparati ad affrontare l’intero processo. Una formazione adeguata sui processi di donazione e trapianto potrebbe modificare positivamente gli atteggiamenti dei professionisti sanitari e contribuire all’aumento dei donatori.
Obiettivo dello studio
L’obiettivo dello studio è analizzare la conoscenza degli studenti di infermieristica riguardo i temi di morte cerebrale, donazione e trapianti.
Materiali e metodi
Per lo studio è stato utilizzato il questionario del Dott. Gian Domenico Giusti , composto da 16 domande, sviluppato tramite Google Moduli e somministrato agli studenti di infermieristica della provincia di Bari, previa autorizzazione dall’Università.
Risultati
La raccolta dati è stata effettuata tra maggio e settembre 2024. Dei 122 questionari distribuiti: 10 studenti del primo anno, 46 del secondo, 56 del terzo e 10 fuori corso. Dall’analisi è emerso che il 60,7% degli studenti del primo e secondo anno e il 37,3% tra i più grandi si sente poco informato su morte cerebrale e trapianti. Le conoscenze scientifiche presentano lacune: il 20% degli studenti del primo e secondo anno e il 36% del terzo anno e fuoricorso non rispondono correttamente sulla definizione di morte cerebrale. Inoltre, il 17,9% degli studenti più giovani e il 12,1% dei più esperti credono erroneamente che si possa tornare in vita dopo un’accertata morte cerebrale.
Conclusioni
Nonostante i miglioramenti nelle conoscenze e le strategie implementate, persiste un gap tra il numero di pazienti in attesa di trapianto e la disponibilità di organi. È fondamentale organizzare una formazione adeguata, potenziando gli aspetti carenti del piano di studi di infermieristica. L’introduzione di podcast rappresenta un’opzione innovativa: consentirebbe di informarsi in modo flessibile. Un altro suggerimento importante è il contatto diretto con persone che hanno vissuto esperienze di trapianto o che sono in lista d’attesa.
Dott.ssa Bottalico Miriam
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