Il filosofo americano Noam Chomsky, per fare riferimento alla Società composta da persone che accettano passivamente il degrado, le vessazioni, la scomparsa dei valori e dell’etica utilizzò un principio che parrebbe calzare a pennello con l’attuale comportamento degli Infermieri in Italia.
La categoria infermieristica, composta da oltre 430.000 “intellettuali” osserva inerte, immobile, remissiva, rinunciataria e non curante il becero demansionamento del quale la maggior parte dei professionisti è vittima inconsapevole.
Provate ad immaginare un pentolone di acqua fredda, all’interno del quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è accesso sotto la pentola ed inizia a riscaldare lentamente l’acqua.
Presto l’acqua diventa tiepida. La rana trova piuttosto gradevole questa situazione. La temperatura continua a salire. Adesso l’acqua è calda, poco più di quanto la rana non apprezzi. La rana percepisce il calore ma non si spaventa. Con il passare del tempo l’acqua diventa davvero troppo calda e la rana trova tutto ciò molto sgradevole. Purtroppo la rana si è molto indebolita e non ha più la forza di reagire dunque sopporta. Sopporta senza più poter far nulla per salvarsi. La temperatura continua a salire finché la rana non finisce morta bollita.
Se l’acqua fosse stata da subito bollente la rana non si sarebbe mai immersa abbassando le proprie difese ma avrebbe dato un forte colpo di zampe per saltarne subito fuori.
Quando un cambiamento viene effettuato in maniera sufficientemente lenta e graduale sfugge alla coscienza e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione.
Gradualmente vengono assegnate nuove “mansioni” agli infermieri. Prima il conteggio delle stoviglie, poi l’inventario delle lenzuola ed ancora la distribuzione del the delle 16. Le responsabilità aumentano costantemente nonostante stipendi e contratti siano bloccati da molti anni.
La temperatura dell’acqua continua ad innalzarsi progressivamente facendo percepire una sensazione piacevole agli infermieri.
Quanto tempo sarà necessario ancora per raggiungere la temperatura di ebollizione?
Qualora la categoria fosse omogenea ed unita, lo stesso principio potrebbe essere utilizzato a favore degli infermieri per permettere l’evoluzione della nostra professione, facendo sfuggire il tutto a chi si oppone alla crescita.
A Voi le considerazioni.
Simone Gussoni
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