“La nascita di una nuova vita è un momento tanto bello quanto naturale. Eppure possono nascondersi molti rischi dietro questo percorso, cruciale sia per la mamma che per il bambino. Basti dire che secondo il nostro ultimo report ‘Panorama dei rischi’, relativo all’andamento della sinistrosità nel 2023, il 6,34% dei 2.164 eventi avversi che hanno comportato richieste risarcitorie di notevole impatto è afferente alle attività di gestione del percorso nascita, con una incidenza significativa nei setting di ostetricia”.
Lo spiega Patrizia Bellon, risk manager di Relyens in Italia, gruppo mutualistico europeo di riferimento nei settori dell’assicurazione e della gestione dei rischi in sanità, in occasione dell’odierna Giornata mondiale della salute, dedicata quest’anno dall’Oms alla salute e alla sopravvivenza di donne e bambini.
“Si potrebbe pensare – prosegue – che il nodo sicurezza riguardi esclusivamente i Paesi in via di sviluppo, invece per molti aspetti è un problema di gestione assistenziale fortemente presente anche nell’Occidente avanzato. Tali questioni sono spesso correlate anche all’inappropriatezza degli approcci nella gestione del parto che vede, soprattutto in Italia, una forte incidenza del taglio cesareo”.
Ecco perché, aggiunge Bellon, “è prioritario richiamare l’attenzione di organizzazioni sanitarie e professionisti del settore a un concreto impegno nella promozione e miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali. Ma per accrescere la consapevolezza dei futuri genitori, occorre anche potenziare attività di educazione e informazione circa i programmi di screening e buone regole per il benessere della mamma”.
La risk manager sottolinea: “Per la gestione della sicurezza della donna in gravidanza va data massima importanza alle vaccinazioni e alla pianificazione di esami sia per patologie congenite che per il rischio infettivo, senza dimenticare una particolare attenzione alla corretta nutrizione in gravidanza e alla prevenzione e trattamento del diabete gravidico. Ma gestire la sicurezza significa altresì focalizzarsi sulle fondamentali attività di diagnosi prenatale e su un attento monitoraggio dei movimenti fetali nelle ultime settimane di gestazione. In campo ostetrico sono noti i rischi latenti nel periodo peri-parto e l’importanza di prevenire e gestire eventi particolarmente impattanti come il rischio di emorragia post-partum, potenzialmente letale per la madre”.
E ancora: “Gli enti sanitari devono altresì adottare misure per assicurare la gestione del trasporto d’emergenza di mamma e bambino, soprattutto nei contesti delle aree disagiate. Ma gestire la sicurezza significa ancor di più sostenere la mamma durante il periodo successivo alla nascita e nella delicata fase del rientro tra le mura di casa. Infatti si può assistere alla manifestazione di condizioni di depressione post-partum che potrebbero generare gravi conseguenze per la madre e per il neonato”.
Riflette ancora l’esperta: “Di nuovo sul ricorso, ancora troppo elevato, al taglio cesareo, è importante considerare l’esposizione di tale manovra a incidenti ed errori di tipo chirurgico e altresì alla possibilità di insorgenza di infezioni del sito operatorio, che rientrano nel gravoso problema delle Ica (infezioni correlate all’assistenza). Il nodo della gestione del rischio infettivo in una visione più ampia vede coinvolta non solo la mamma ma anche il neonato, soprattutto se immaturo, in quanto fortemente predisposto al contagio di germi multiresistenti presenti negli ambienti, superfici, alimenti contaminati e nelle mani degli operatori sanitari. Risulta pertanto prioritario investire nella crescita della cultura della sicurezza e potenziare il training delle risorse umane”.
Conclude Bellon: “Non da ultimo, la formazione del personale in modalità di simulazione si configura come un innovativo approccio strategico per fare fronte alla gestione delle emergenze correlate al periodo del parto. Si tratta infatti di un metodo – conclude la Risk manager di Relyens Italia – che può garantire un reale miglioramento della qualità dell’assistenza nel percorso nascita e degli outcome clinici anche nelle situazioni di emergenza”.
Qualche dato su Relyens – Relyens è il gruppo mutualistico europeo di riferimento nel campo dell’assicurazione e della gestione dei rischi, specialista degli operatori sanitari e territoriali. Per garantire la loro attività, la qualità e la sicurezza dei servizi che forniscono a pazienti e cittadini, Relyens, che ha recentemente confermato la sua valutazione A- di Fitch Ratings, li accompagna nel controllo dei rischi legati all’erogazione delle cure, alla gestione del capitale umano o alla cybersecurity, adottando un approccio globale e unico che combina servizi di analisi, gestione e prevenzione dei rischi e soluzioni assicurative.
Il Gruppo, presente in Francia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo e Belgio con 1.200 collaboratori, ha registrato nel 2023 1.081,2 mln € di premi raccolti e 630 mln € di fatturato. Creata a Lione quasi 100 anni fa da e per le strutture sanitarie, Relyens è una azienda mission-driven dal 2021. La sua ragion d’essere è “Agire e innovare al fianco di chi opera nell’interesse generale, per costruire un mondo di fiducia”.
Redazione Nurse Times
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