“Esprimiamo solidarietà e sostegno agli infermieri di Gaza, che operano in condizioni estreme e senza adeguata protezione sanitaria”. Lo scrive Opi Asti in un comunicato ai cui contenuti si sono allineati anche i medici della provincia piemontese.
In Palestina i professionisti della sanità stanno affrontando “rischi elevati pur di garantire cure alla popolazione civile”, precisa Opi Asti, aggiungendo che “il loro lavoro è descritto come un gesto di coraggio, dedizione e umanità che supera ogni barriera geografica o politica”.
Il comunicato di Opi Asti estende la solidarietà anche a cittadini, famiglie e bambini coinvolti, considerati “vittime innocenti del conflitto e delle drammatiche condizioni di sopravvivenza”. E sottolinea “l’urgenza di istituire corridoi umanitari sicuri, garantire la protezione del personale sanitario e rispettare le Convenzioni di Ginevra, a tutela del diritto all’assistenza sanitaria in scenari di guerra”.
Infine Opi Asti rinnova un appello alle istituzioni nazionali e internazionali affinché “operino con determinazione per far cessare le ostilità e offrire il supporto necessario a chi, con professionalità e spirito di servizio, lavora in condizioni disumane”. E conclude: “Il messaggio più forte è che curare è un ponte verso la pace e il rispetto della vita”.
Redazione Nurse Times
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