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Gastroenterite, l’assunzione prolungata degli inibitori di pompa protonica aumenta il rischio

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Gastroenterite, l'assunzione prolungata degli  inibitori di pompa protonica aumenta il rischio
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E’ quanto emerge da uno studio dell’Università Sorbona di Parigi.

Uno studio condotto da un team dell’Università Sorbona di Parigi e pubblicato su Jama Network Open ha concluso che assumere in maniera prolungata gli inibitori di pompa protonica può avere come conseguenza l’insorgenza di gastroenterite acuta nel corso dell’inverno.

«Tra i pazienti in terapia con inibitori della pompa protonica è stato riferito in passato un aumento del rischio di infezioni enteriche batteriche acute – spiega Ana-Maria Vilcu, ricercatrice a capo del team –. Non è stato però sufficientemente studiato il rischio di gastroenterite acuta di origine virale associata a esposizione continua a questi farmaci».

I 233.596 pazienti che hanno assunto la terapia sono stati abbinati a tre controlli non esposti, in base all’anno di nascita, al sesso e alla farmacia dove si servivano di solito. È stato identificato almeno un episodio epidemico di gastroenterite acuta nell’1,3% delle persone che avevano ricevuto la terapia e nello 0,7% di coloro che invece non l’avevano ricevuta.

Prendendo in considerazione solo le persone che assumevano la terapia, il rischio relativo aggiustato per età è risultato pari a 1,81 per tutte le età considerate, a 1,66 per le persone di età compresa tra 45 e 64 anni, a 2,19 per quelle di età compresa tra 65 e 74 anni e a 1,98 per quelle di almeno 75 anni di età.

“Per i pazienti con un’indicazione documentata per l’uso di inibitori della pompa protonica, i medici devono assicurarsi che i benefici attesi siano bilanciati rispetto ai rischi della terapia e che venga utilizzata la dose efficace più bassa per la durata raccomandata più breve”, scrivono in un editoriale di accompagnamento Kaleen Hayes e Mina Tadrous, della Università di Toronto, e Nardine Nakhla, dell’Università di Waterloo, in Canada.

Redazione Nurse Times

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