“Abbiamo fatto solo il nostro dovere. Chi è infermiere lo è con o senza divisa, dentro e fuori dagli ospedali. Infermiere non si diventa, si nasce”. Si schernisce, ma dice il vero, Francesca Taddio, l’infermiera che nella serata di mercoledì 20 marzo, insieme al fidanzato e collega Simone Oliva, ha soccorso e salvato la vita a un ragazzo colpito da arresto cardiaco in un vagone della metro di Milano (vedi articolo precedente).

Francesca, 24 anni, è originaria di Orsomarso (Cosenza), mentre Simone, 25 anni, proviene da Castellammare di Stabia (Napoli). Entrambi hanno conseguito la laurea in Infermieristica all’Università di Salerno, dove si sono conosciuti, per poi trasferirsi nel capoluogo lombardo, dove lavorano in due ospedali diversi.

La notizia dell’intervento salvavita si è diffusa in fretta, trasformando i due infermieri in una coppia di giovani eroi. Ma tutti possono fare la differenza nella vita degli altri, come conferma ancora Francesca, spiegando che “chiunque dovrebbe saper riconoscere un arresto cardiaco e intervenire in tempo”. Dipendesse da lei, “le manovre di rianimazione sarebbero insegnate a scuola, al pari delle altre materie”.

E siccome di imparare non si finisce mai, Francesca continua a studiare. Si è infatti iscritta a un master in Infermieristica di anestesia e terapia intensiva. Così potrà salvare ancora tante vite.

Redazione Nurse Times

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