Home Regionali Emilia Romagna Cau di Ravenna: tanti accessi, ma Pronto soccorso ancora in affanno
Emilia RomagnaRegionali

Cau di Ravenna: tanti accessi, ma Pronto soccorso ancora in affanno

Condividi
Cau di Ravenna: accessi numerosi, ma Pronto soccorso ancora in affanno
Condividi

Sono numeri importanti, quelli degli accessi al Centro di assistenza e urgenza (Cau) inaugurato lo scorso 22 gennaio al Centro di medicina e prevenzione (Cmp) di Ravenna: circa 4mila accessi in due mesi, 70 di media al giorno, 140 nei weekend. Eppure non sembra che questa innovazione abbia inciso più di tanto su accessi e attese in Pronto soccorso.

Rispetto agli stessi due mesi del 2023, infatti, su dieci pazienti in codice di bassa gravità solo uno in meno si rivolge al reparto di emergenza. Meglio i dati relativi alle rinunce, ossia a coloro che, dopo aver atteso per un po’, vanno via prima di essere visitati: -14%, da 684 a 585.

“Sono calate anche le dimissioni con presa in carico specialistica – dice Andrea Strada, primario del Pronto soccorso –, perché quei pazienti sono stati intercettati dal Cau, ma il boarding dei ricoveri delle persone anziane è ancora un problema. Ci sono tante persone a cui dobbiamo dare una risposta di tipo socio-assistenziale. L’ospedale, in generale, è diventato anche un contenitore di morte”.

E ancora: “Vediamo pazienti molto anziani. Quando arrivano li trattiamo come malati: vengono eseguiti esami e trovate tante patologie. La loro malattia, però, in molti casi dovuta all’età avanzata. Più restano in ospedale, più diventano malati: hanno bisogno di cure più assistenziali che cliniche. I pazienti fragili spesso occupano i pochi posti letto, e così si crea un circolo vizioso, con reparti in grande difficoltà nel gestire l’acuto”.

Conclude Strada: “Gli anziani necessitano di assistenza a casa, anche per evitare i ricoveri: se coloro che sono a letto non hanno chi si ricordi di farli bere, si disidratano; poi arriva la febbre e tornano in ospedale. Serve un sistema diverso, anche con le cure primarie, così da evitare che ci si rivolga al Pronto soccorso per qualsiasi problema”.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT NewsPugliaRegionali

Elezioni RSU in Puglia: la Fials svetta con 11321 voti, Cgil seconda con 6230 voti. Tutti i numeri

Oltre 300mila votanti alle urne per le elezioni RSU Puglia confermano una...

Abusi sessuali su minore disabile: infermiere condannato
Emilia RomagnaNT NewsRegionali

Otto anni di reclusione per l’infermiere di Riolo Terme: abusò sessualmente di 4 pazienti fragili

Il GUP Janos Barlotti condanna in rito abbreviato un 34enne per abusi sessuali...

CittadinoEducazione SanitariaNT NewsRegionaliSicilia

Hiv, gli inibitori di capside potrebbero “silenziare” il virus per sempre

Gli inibitori del capside, una nuova classe di farmaci antivirali, potrebbero essere...

Avvisi PubbliciEmilia RomagnaLavoroNT NewsRegionali

Ausl Piacenza: avviso pubblico per incarichi da infermiere

L’Ausl Piacenza ha indetto un avviso pubblico, per soli esami, finalizzato al...