Firmato ieri il contratto relativo al personale del comparto sanità, sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria
“E’ una bella notizia che corona lo sforzo fatto dalle istituzioni regionali e ultima un percorso portato avanti per la chiusura di tutti i contratti collettivi di lavoro delle funzioni locali e del servizio sanitario”, lo ha annunciato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
“Non è tutto ciò che avremmo voluto, ma è un inizio incoraggiante che dà maggiore sicurezza a lavoratori che fino ad oggi avevano garantito la loro professionalità in un quadro di grande incertezza contrattuale”, ha aggiunto Bonaccini che ha voluto anche ringraziare per la collaborazione L’Aran (l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), i ministeri della Salute e dell’Economia, le organizzazioni sindacali “con cui non sono mancati momenti di confronto anche serrato” che hanno sottoscritto l’accordo e, infine, il Comitato di Settore Regioni-Sanità, presieduto dall’assessore dell’Emilia-Romagna, Sergio Venturi.
Proprio Sergio Venturi ha sottolineato “Finalmente si è chiuso anche il ‘tassello’ del ‘contratto Ricerca’ che rappresenta una sezione del comparto sanità. La sottoscrizione di oggi rappresenta un primo passo per strutturare il personale della ricerca che fino ad oggi non ha avuto un proprio contratto collettivo nazionale di riferimento e che ha fruito solo di contratti di lavoro atipici e borse di studio.
Il nuovo contratto coinvolge circa 3000 lavoratori oggi impegnati soprattutto negli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e negli istituti zooprofilattici sperimentali, e dà loro maggiori tutele e certezze economiche.
Naturalmente – ha concluso Venturi – quello odierno è solo l’inizio di un percorso di valorizzazione, ma voglio sottolineare che con le risorse disponibili è stata scelta la migliore soluzione possibile”.
Redazione NurseTimes
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