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Finti vaccini anti-Covid ad Ancona: pioggia di patteggiamenti. Tre anni di lavori socialmente utili per l’infermiere al centro dell’inchiesta

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Si è chiusa la prima fase giudiziaria dell’inchiesta Euro Green Pass, avviata nel 2022 e rigurdante i finti vaccini anti-Covid – non inoculati – all’hub Paolinelli di Ancona. Solo quattro dei 65 indagati andranno a processo con rito ordinario. Gli altri hanno scelto tra patteggiamento (ben 59) e abbreviato, riti alternativi che garantiscono uno sconto di pena, mentre in otto sono stati assolti per non aver commesso il fatto.

Al centro dell’inchiesta era finito l’infermiere Emanuele Luchetti. Stando alle accuse, era lui che in piena pandemia, dietro versamenti di denaro (fino a 400 euro), fingeva di somministrare le dosi a cittadini compiacenti, spruzzando invece il vaccino a terra o in un cestino. Lucchetti ha patteggiato una pena a tre anni, chiedendo di commutarla in lavori socialmente utili, che sconterà alla Croce Gialla di Falconara (Ancona). A tale pena vanno sottratti gli otto mesi già scontati tra carcere e domiciliari.

Hanno patteggiato anche cinque dei suoi sei intermediari, ossia coloro che lo hanno messo in contatto con chi cercava una scappatoia per ottenere il Green Pass senza vaccinarsi. Tra loro figura Gabriele Galeazzi, avvocato di Ancona che ha patteggiato un anno e otto mesi (pena sospesa), mentre l’ex sindacalista Edmondo Scarafoni (altro intermediario) non ha richiesto riti alternativi ed è tra i quattro che andranno a processo (gli altri tre sono persone che si sarebbero sottoposti al vaccino per finta). Per questi ultimi il dibattimento si aprirà il prossimo 2 luglio davanti al collegio penale. Per gli altri 58 i patteggiamenti sono stati tra un anno e quattro mesi e due anni. Pene sospese per tutti, tranne che per Luchetti.

Per gli abbreviati, infine, sono state commiante pene tra un anno e sei mesi e due anni. Anche questi erano cittadini accusati di essersi sottoposti al vaccino per finta, pagando l’infermiere. Le motivazioni delle sentenze saranno rese note tra 90 giorni. Il giudice ha rinviato in sede civili i risarcimenti alla Ast Ancona per le dosi di vaccino buttate via.

Redazione Nurse Times

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