Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 è, insieme alla telemedicina, una delle grandi scommesse sulla sanità digitale lanciate dal Pnrr, che ci ha investito 1,3 miliardi. Dopo lunghi anni di attesa (il primo lancio risale al lontano 2012), entro la fine del 2024 i cittadini italiani potranno disporre di un pacchetto composto da quattro servizi di base: consultazione di documenti, prenotazione di prestazioni, scelta e revoca del medico di famiglia, pagamento delle prestazioni attraverso piattaforma Pago PA o App IO.
“Il Fascicolo sanitario elettronico è l’antidoto contro la burocrazia”, garantisce il sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, che insieme al sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha presentato il nuovo strumento in un’apposita conferenza stampa.
Tra i temi affrontati, quello della privacy. “Ci tengo a ricordare, come sta già facendo la nostra campagna, che i cittadini possono dare il diniego al caricamento sul Fascicolo sanitario elettronico dei dati clinici antecedenti al maggio del 2020”, ha affermato Gemmato, evidenziando poi come ogni cittadino potrà decidere di “oscurare ciò che vuole”.
In sostanza il Fascicolo sanitario elettronico è un portale digitale in cui vengono registrate tutte le informazioni relative alla salute dei cittadini italiani. Referti, verbali del pronto soccorso, lettere di dimissione, prescrizioni ed erogazioni specialistiche e farmaceutiche, cartelle cliniche, vaccinazioni e un taccuino personale assistito, ma anche lettere di invito per le attività di screening: sarà tutto all’interno del Fascicolo, accanto all’opportunità di prenotare, ma anche disdire, visite e prestazioni mediche, nonché di cambiare il cosiddetto medico di base.
“In questo modo riusciremo anche ad abbattere le liste d’attesa, facendo risparmiare lo Stato ed evitando al cittadino di essere sottoposto inutilmente a procedure, magari anche invasive, già effettuate”, ha spiegato Butti.
“Due dei principali traguardi attesi dall’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico 2.0 sono appropriatezza e omogeneità delle cure – ha precisato Gemmato -. Lo scenario è di totale anonimità dei dati, con la possibilità per l’assistito di impedire che determinate informazioni siano accessibili a terzi. Adesso sono state superate alcune criticità, dopo i rilievi del garante Privacy sulla gestione dei dati sensibili. Oggi è un vero strumento di cura e prevenzione, e c’è orgoglio per essere tra i primi in Europa”.
Anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha detto la sua: “Il Fascicolo sanitario elettronico avrà una ricaduta importante sulla vita quotidiana dei cittadini: semplificherà l’accesso ai servizi sanitari e aiuterà a garantire continuità assistenziale ovunque ci si trovi. E’ una delle più grandi sfide portate avanti con il Pnrr – Missione Salute e ci aiuterà a creare un sistema efficiente, meno costoso e capace di dare risposte tempestive ai bisogni di salute, grazie all’omogeneità e all’interoperabilità dei dati contenuti, garantita su tutto il territorio nazionale”.
Redazione Nurse Times
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