Innovazione, tecnologia, nuove frontiere della robotica: questi alcuni dei temi che saranno affrontati venerdì 10 novembre 2023, alle 8:30, presso il Park Hotel di Latina, nel corso dell’evento dal titolo “L’infermiere ad alta competenza tecnologica in urologia: dalla endo-urologia laser-assistita alla chirurgia laparoscopica e robotica” (in allegato il programma).
L’incontro è organizzato da Opi Latina con il patrocinio gratuito della Sapienza – Università di Roma. Saranno presenti la presidente dell’Opi, Annunziata Piccaro, e il consiglio direttivo dell’Ordine. Ospite il dottor Massimilano Carletti, rappresentante dell’Ordine dei medici di Latina, per conto del presidente, dottor Giovanni M. Righetti.
Modereranno i lavori il responsabile scientifico, professor Antonio Carbone, e la dottoressa Stefania Taurisano, consigliera di Opi Latina. Interverranno i relatori: professor Antonio L. Pastore, dottoressa Simonetta Pedrazzi, dottoressa Loredana Del Prete, dottoressa Giovanna Macrì, dottor Gaetano Antonelli, dottor Paolo P. Suraci, dottor Yazan Al Salhi, dottor Andrea Fuschi. Il convegno è rivolto agli infermieri, con accreditamento di 10 crediti ECM.
La chirurgia robotica non è più da considerarsi il futuro, ma il presente della chirurgia.Un presente che tuttavia ancora oggi riguarda solo una minoranza delle strutture ospedaliere in Italia e nel mondo, tra cui è possibile annoverare l’ICOT di Latina e quindi la UOC di Urologica universitaria del Polo Pontino della Sapienza, ubicata presso l’ICOT.
Tale UOC di Urologia è dotata, infatti, dei sistemi tecnologici più evoluti in ambito chirurgico, passando dalla chirurgia laparoscopica 3D alla chirurgia robotica mediante il robot Da Vinci® all’interno di sale operatorie multimediali di ultima generazione, per il trattamento delle patologie urologiche maligne e benigne riguardanti rene, alte e basse vie escretrici (vescica e prostata) oltre che per le patologie uro-ginecologiche, come il trattamento dell’incontinenza urinaria femminile (prolasso degli organi pelvici ecc).
Il chirurgo controlla, attraverso una consolle, strumenti di alta precisione introdotti all’interno dell’addome del paziente attraverso delle piccole incisioni cutanee da 8 mm. Il sistema computerizzato trasmette istantaneamente i movimenti dell’operatore (eliminando il fisiologico tremore) alle braccia robotiche, alle quali sono fissati i vari strumenti chirurgici miniaturizzati.
Attraverso la tecnologia Endowrist® viene superato il limite dei movimenti “umani” con un’elevata ergonomia dell’operatore ed una precisione chirurgica magnificata dalla visione tridimensionale alla console. Il sistema Da Vinci®, nella chirurgia urologica oncologica, vede la sua principale applicazione clinica in tutte le patologie neoplastiche dell’apparato urinario maschile e femminile (rene, ureteri, vescica) e genitourinario maschile (prostata).
I vantaggi della chirurgia robotica rispetto alla chirurgia tradizionale consentono una serie di risultati direttamente tangibili dal paziente, rappresentati da una riduzione della degenza ospedaliera, minor dolore post-operatorio, ridotto rischio di infezioni, minor sanguinamento con ridotta necessità di trasfusioni e un migliore risultato estetico.
Tutto questo, però, non sarebbe realizzabile dal semplice binomio chirurgo/robot: la qualità e l’efficienza delle cure dipendono dalla collaborazione e coesione tra tutti i membri dell’equipe chirurgica, sia medica che infermieristica di sala operatoria, con tutto il personale coinvolto e, in particolare, gli strumentisti, in grado di accogliere e far propri gli avanzamenti tecnologici ai quali sono continuamente soggette le sale operatorie dotate del sistema Da Vinci® o di altri strumenti robotici.
Inoltre la chirurgia mini-invasiva robotica obbliga a una maggiore efficienza della gestione del paziente che, nell’epoca della “fast-track” chirurgica, vede il personale infermieristico come un tassello indispensabile per applicare tutte le procedure e le accortezze necessarie a ridurre il tempo di degenza e migliorare la ripresa post-operatoria del paziente, intervenendo nella pianificazione delle attività diagnostico-chirurgiche.
Ciò è reso possibile grazie all’aggiornamento continuo della preparazione, delle procedure e, attraverso la conoscenza e la pratica dello strumentario che la ricerca fornisce, del progresso tecnologico, per una formazione che renda l’infermiere un protagonista al passo con l’evoluzione tecnico-scientifica.
ALLEGATO: Programma dell’evento
Redazione Nurse Times
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