Home Regionali Emilia Romagna Emilia-Romagna, Fials denuncia il “disastro della sanità pubblica”
Emilia RomagnaRegionali

Emilia-Romagna, Fials denuncia il “disastro della sanità pubblica”

Condividi
Elenco speciale straordinario degli Opi per gli operatori socio-sanitari: Migep e Stati Generali Oss non ci stanno
Condividi

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Emilia-Romagna.

E’ di pochi giorni fa il servizio giornalistico mandato in onda su Rete 4 che mette in luce ciò che Fials va dicendo da mesi. I dati contraffatti delle liste d’attesa e delle performance reali della sanità in Emilia- Romagna sono due cose che stanno agli antipodi. La distanza della politica fatta di proclami da un sindacato autonomo come Fials, da sempre vicino a lavoratori e cittadini, non colluso con gli interessi di partito, è finalmente è emersa con fragore.

Nella nostra regione anche un codice rosso può aspettare in media fino a 370 minuti.

Nel 2022 si sono recate in pronto soccorso 1.709.778 persone. Di queste l’11,77% ha necessitato di un ricovero ospedaliero. Di questo milione di persone il 6% se n’è andato prima di eseguire la visita medica (circa 100mila persone), piazzando la regione Emilia-Romagna tra le peggiori dopo Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia. Tra le province la percentuale maggiore di abbandono si è verificata al Pronto Soccorso di Reggio Emilia, di Bologna e della Romagna (6,89% dei casi – dati Agenas).

Questi, nel dettaglio, i tempi di permanenza nei pronto soccorso

A tutto ciò dobbiamo aggiungere l’impossibilità di prenotare una qualsiasi prestazione sanitaria nelle strutture pubbliche regionali e lo stato di indebitamento a cui sono obbligati i cittadini per poter accedere alle cure nella sanità privata.

Su un campione di 31mila richieste di prestiti eseguiti tra il 22 e il 23 da utenti residenti in Emilia-Romagna il 4,4% dei finanziamenti concessi da assicurazioni e banche concerneva spese per questioni sanitarie. Si è cercato di ottenere in media 6.332 euro da restituirsi in circa 51 mesi. Il sito Facile.it, che ha fornito i dati, ha tracciato il profilo del cittadino medio che è ricorso a questo tipo di prestito. Ma la cosa peggiore è il business delle compagnie assicuratrici che si sta sviluppando, di pari passo, sulle difficoltà dei cittadini disperati, che non hanno altro modo per accedere a qualcosa che dovrebbe essere un diritto garantito a tutti dalla Costituzione.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Asl CN2 (Alba-Bra): avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico
Avvisi PubbliciLavoroNT NewsPiemonteRegionali

Asl Cuneo 2: avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico

L’Asl Cuneo 2 (Alba e Bra) ha indetto un avviso pubblico, per...

NT NewsPugliaRegionali

Acquaviva (Bari), due infermieri aggrediti dalla figlia di una paziente al Miulli

Due infermieri in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle...

Palermo, arrestati tre dipendenti dell’Ospedale Civico: documenti falsi e truffa sulle protesi
NT NewsRegionaliSicilia

Palermo, paziente ubriaco prende a pugni un’infermiera e rompe mano a un oss

Un operatore socio-sanitario e un’infermiera sono stati aggrediti nella notte di mercoledì...