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Emergenza sanitaria carceraria: un infermiere ogni 200 detenuti, la fuga del personale continua

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Lombardia, Fials: "Da Regione solo una toppa all'allarme carceri e niente soldi in più per gli infermieri del pronto soccorso"
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Nelle carceri milanesi, la situazione sanitaria sta suscitando gravi preoccupazioni, evidenziate dai sindacati dell’Asst dei Santi durante un’audizione presso le Commissioni Sanità e Carceri del Pirellone.

La crisi, accentuata dopo l’epidemia, riflette un sistema precario e sottodimensionato.

La denuncia principale riguarda la carenza di personale sanitario, evidenziando un disallineamento critico tra il numero di detenuti e il personale a disposizione. Si è affermato che, in media, vi è un infermiere ogni 200 detenuti di giorno e uno ogni 600 di notte, supportato da un solo operatore socio-sanitario.

Questo scenario, aggravato dalla fuga di personale dopo la pandemia, ha portato a una situazione di emergenza. I sindacati hanno lottato per ottenere dati precisi sui pazienti-detenuti, ma gli stessi non sono stati forniti.

La gestione dei detenuti nei pronto soccorso è un altro punto critico.

Un recente incidente in cui un agente penitenziario è caduto mentre inseguiva un detenuto fugato, ha sollevato la richiesta di protocolli specifici per gestire i pazienti reclusi in questi ambienti, suggerendo la necessità di spazi dedicati per detenuti e agenti.

Si sottolinea la complessità dei bisogni della popolazione carceraria, in continua evoluzione, e la mancanza di una programmazione adeguata delle risorse. Ciò ha portato alla mancanza di continuità nell’assistenza, con personale assunto tramite contratti atipici, a rotazione e senza aggiornamenti adeguati delle terapie mediche.

Le terapie come gli antipsicotici hanno sollevato domande sull’effettiva somministrazione e sul rischio di accumulo improprio da parte dei detenuti. La carenza di infermieri impedisce un controllo efficace, evidenziando un problema critico nella gestione e nella sicurezza.

I sindacati chiedono alla Regione standard di accreditamento adeguati, contingenti minimi di personale, chiarezza sul reclutamento e un finanziamento specifico per garantire indennità al personale carcerario. Richiedono inoltre formazione, supporto psicologico e nuove strategie per affrontare la crisi.

La situazione evidenzia una criticità nell’erogare un’assistenza sanitaria adeguata nelle strutture penitenziarie, con problematiche che vanno dalla mancanza di personale alla gestione delle terapie mediche, sollevando la necessità di interventi immediati per garantire un adeguato supporto medico nelle carceri.

Redazione Nurse Times

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