Nei diversi setting del dipartimento di emergenza-urgenza, la capacità di identificare il deterioramento cognitivo nel paziente pediatrico rappresenta un’attività di rilevante importanza che incide fortemente sui fattori prognostici dell’assistito.
La mancata identificazione dei pazienti pediatrici con deterioramento clinico è la principale causa di danni associati a specifiche complicanze, tra cui: degenza ospedaliera prolungata o riammissione, incremento di disabilità e aumento del tasso di mortalità [1, 2].
In Italia, gli score di valutazione del rischio utilizzati per il paziente pediatrico sono di scarso impiego; spesso non sottoposti a processo di validazione ed in alcune realtà vengono adattate scale ideate per l’adulto; con conseguente esposizione a rischi correlati da una scorretta analisi.
È essenziale, a tal proposito, l’identificazione precoce delle situazioni di emergenza clinica mediante uno score; necessario per ridurre la mortalità ed il numero dei ricoveri nelle terapie intensive. [3] È altrettanto importante intercettare precocemente il peggioramento clinico dei pazienti pediatrici in ambiente ospedaliero; al di fuori dei reparti di terapia intensiva, al fine di prevenire le complicanze associate.
Un punteggio di allarme rapido (EWS) è uno strumento che permette di determinare rapidamente il grado di malattia di un paziente e si basa sull’analisi dei segni vitali (frequenza respiratoria; saturazione di ossigeno, temperatura, pressione sanguigna, pulsazioni/frequenza cardiaca). [4,5] Sono stati ideati diversi punteggi di allarme precoce in base alle esigenze di specifiche categorie di pazienti; e lo score PEWS è un esempio nella popolazione pediatrica.
[6] La PEWS mira all’utilizzo di indicatori clinici oggettivi e strumenti di valutazione del rischio, che tendono a migliorare l’assistenza ai pazienti. Malgrado l’applicabilità di questa scala non è globalmente diffusa ed utilizzata, un suo utilizzo nei dipartimenti di emergenza potrebbe offrire vantaggi nell’identificare le fasi acute patologiche di e di predisporre piani di azione coerenti ed appropriati al peggioramento clinico del paziente pediatrico considerato, così da prevenire complicanze maggiori come l’arresto cardiaco e la morte. [7,8]
Tuttavia, l’introduzione di uno score pediatrico avrà successo solo se il personale infermieristico sarà sottoposto a dei chiari interventi educativi e ad un orientamento formativo sull’utilizzo di PEWS.
Dalla revisione della letteratura, si evince che la standardizzazione dell’assistenza pediatrica; nei Dipartimenti di Emergenza-Urgenza, attraverso l’implementazione di uno score di valutazione precoce (PEWS), ha portato diversi vantaggi. Ha migliorato, sostanzialmente, la completezza della valutazione durante la presa in carico dei pazienti pediatrici nel triage e durante la degenza ospedaliera.
È emerso, inoltre, che l’identificazione e la consapevolezza dell’ inquadramento completo della popolazione pediatrica ha determinato un aumento dei livelli di attenzione da parte del personale infermieristico; di conseguenza, si può affermare uno sviluppo positivo riguardo la conoscenza e la fiducia da parte di coloro che erogano prestazioni di assistenza sanitaria pediatrica.
Tuttavia, sebbene ci siano svariati motivi che suggeriscono l’utilizzo di PEWS, è uno strumento che potrebbe essere potenziato nelle sue diverse componenti al fine di un suo utilizzo in maniera del tutto indipendente.
A ciò segue che può essere presa in considerazione l’idea di sfruttare l’uso di questo score pediatrico come punto di partenza per il monitoraggio dei bambini ,interagendo anche col supporto clinico del personale medico di emergenza per massimizzare la potenzialità.
Pur già esistendo un sistema di allarme rapido (EWS) esclusivamente incentrato sulla popolazione adulta, questo approccio sulla popolazione pediatrica ha ottenuto degli esiti con impatto positivo che fanno ben sperare e che induce a conside una implementazione diffusa in tutta l’area dell’emergenza-urgenza.
Leonardo Priore, COAUTORE di Infermieri in Cambiamento
BIBLIOGRAFIA
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- Corfield AR et al. (2018).“Paediatric early warning scores are predictors of adverse outcome in the pre-hospital setting: A national cohort study.” Resuscitation Journal, 133:153-159.
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- Roland D. et al. (2014). “Use of paediatric early warning systems in great Britain: has there been a change of practice in the last 7 years?” Archives of Disease in Childhood, 99:26–29.
- Bradman, K., Maconochie, I. (2008). “Can paediatric early warning score be used as a triage tool in paediatric accident and emergency?” Eur Journal of Emergency Medicine, 15:359–360.
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- Sam J. van Sambeeck et al. (2018). “Pediatric Early Warning System Scores: Lessons to be Learned” Journal of Pediatric Intensive Care, 7(1): 27–32.
Dott.ssa Trotta Maria Libera, infermiera magistrale docente nel corso di Laurea in Infermieristica presso Università degli studi di Foggia.
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