Certificati medici nel mirino delle Procure di Vicenza e Verona dopo la morte dei runner Alberto Zordan, 48 anni di Sovizzo, e Anna Zilio, 39 anni di Marano (entrambe cittadine sono in provincia di Vicenza). I due appartenevano alla stessa squadra sportiva, la Team Km Sport di San Martino Buon Albergo (Verona), e sono morti nel sonno a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro a causa di un malore improvviso. Sui corpi è stato eseguito un esame diagnostico con prelievo di tessuti per accerrtare le cause dei decessi. Nello specifico, i magistrati hanno chiesto un approfondimento sui liquidi biologici.
La polizia, su delega delle Procure, ha intanto eseguito alcuni approfondimenti sui certificati di idoneità agonistica, validi per le competizioni sportive a cui i due corridori partecipavano. Gli investigatori hanno bussato alle porte di uno studio medico, verificando i documenti in particolare di Zilio, recuperandone al momento, da quello che si apprende, uno solo, riferito al 2021. La 38enne era stata fermata per alcuni mesi per dei problemi proprio in quell’anno. Zordan invece era in regola con i certificati medici.
Le due morti sono avvenute a meno di tre settimane di distanza l’una dall’altra, con le stesse modalità: un malore nel sonno. La 38enne è stata trovata morta il 14 ottobre scorso dal padre, che non ricevendo risposta aveva allertato polizia e i vigili del fuoco. Zordan è deceduto, sempre in casa, nella notte tra l’1 e il 2 novembre.
“Anche noi vorremmo sapere la causa delle morti di questi nostri atleti e amici – spiega Emanuele Marchi, vicepresidente del Team Km Sport -. Ci fa piacere che la Procura indaghi per capire la causa, ma noi, come società, non vediamo nessuna correlazione fra le due morti. Proviamo solo grande dispiacere e tristezza”.
Anche il legale che tutela la famiglia di Anna Zilio, l’avvocato veronese Marco Pezzotti, ha ribadito lo stesso concetto: “Non c’è alcun collegamento tra questi due decessi. Si tratta di una tragedia molto dolorosa e attendiamo i risultati dell’autopsia, che permetteranno di chiarire le cause delle morti”.
Zilio era la segretaria del Team Km Sport e nelle ultime ore è stata rilanciata un’ipotesi su cui si stanno svolgendo alcune verifiche: quella che i certificati di idoneità agonistica della runner negli ultimi anni potrebbero essere stati manipolati.
“Anna seguiva la segreteria, caricava i certificati e la documentazione degli atleti e li mandava via mail, ma non si allenava mai con Alberto – sottolinea Marchi -. Per questo non c’è nessuna correlazione. Il nostro è uno sport amatoriale. Anna lavorava ogni giorno, era una ragazza solare, e tutti ne hanno un ottimo ricordo. La notizia di un altro nostro atleta che è venuto a mancare improvvisamente dopo tre settimane ci turba molto. Ma, ripeto, non c’è nessun collegamento”.
Redazione Nurse Times
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