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Diario di Terapia Intensiva: Il Nursing narrativo come strumento di risoluzione del disturbo dell’identità personale nel paziente post-intensivo

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Diario di Terapia Intensiva: Il Nursing narrativo come strumento di risoluzione del disturbo dell’identità personale nel paziente post-intensivo
Dott. Vincenzo Mannino
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Il dott. Vincenzo Mannino presenta la sua tesi di laurea in infermieristica dal titolo “Diario di Terapia Intensiva: Il Nursing narrativo come strumento di risoluzione del disturbo dell’identità personale nel paziente post-intensivo”.

Il dott. Mannino si laurea in infermieristica presso l’Università degli studi di Siena.

 Introduzione

“Voglio andare sull’ambulanza”. Fu così che iniziò la mia “passione” per l’infermieristica e l’Area Critica da bambino ed è con questo “ricordo passato” che voglio introdurre il mio elaborato di tesi, per ricordare al piccolo me che non bisogna mai smettere di inseguire i propri sogni.

Come si può evincere dal titolo, l’argomento del mio elaborato di tesi intende trattare il Diario di Terapia Intensiva con l’obiettivo di mettere in risalto la pratica del nursing narrativo. Il percorso clinico che ho affrontato non è dei più semplici e la pratica della narrazione avrebbe potuto risolvere alcune problematiche di natura psicologica che sono scaturite da esso.

Così, ho articolato il mio lavoro di tesi riportando, nel primo capitolo, la descrizione dello stato comatoso, analizzandone la definizione e l’eziologia, le scale di misurazione della sua criticità e la gestione del paziente in codesto stato.

Nel secondo capitolo è stato definito il campo da cui ha origine il Diario di Terapia Intensiva, ovvero la Medicina Narrativa. Ho quindi introdotto la storia e la definizione di questa materia che fa parte di un ramo meno conosciuto della medicina. Ho riportato, quindi, alcuni esempi di strumenti narrativi, frutto della tradizione e della metodologia qualitativa degli studi di ricerca di questo ramo medico.

Nel terzo capitolo ho introdotto la storia del Diario di Terapia Intensiva analizzandone le motivazioni per le quali è stato introdotto, approfondendone l’uso da parte degli Infermieri e dei familiari del paziente in coma.

Il quarto ed il quinto capitolo rappresentano lo sforzo maggiore dell’elaborazione della tesi.

Presupposti per lo studio/evidenze empiriche

I Diari di Terapia Intensiva sono testi che si rifanno alle discipline della Medicina Narrativa e del Nursing Narrativo.

Essi riportano e documentano in modo non-clinico, ma narrativo, il ricovero del pazienti in terapia intensiva. La pratica del nursing narrativo e dei Diari è stata sviluppata nei paesi del nord Europa a partire dagli anni ’80 per avere poi una diffusione crescente nei paesi più avanzati in termini di sanità. La compilazione dello strumento narrativo coinvolge sia il personale sanitario che le persone più vicine al paziente con modalità che possono variare a seconda delle unità. Generalmente il Diario viene consegnato al paziente, al fine di ricomporre la percezione del Sé e dei momenti passati in TI, frammentati dallo stato comatoso, in relazione ad una più completa riabilitazione psico-fisica, ma anche in relazione alla potenzialità del Diario di ridurre i livelli di ansia, depressione e disturbi da stress post-traumatico.

Obiettivi dello studio

La finalità dell’elaborato di tesi è quella di ricercare in letteratura quali possano essere le evidenze disponibili inerenti al Diario di terapia intensiva, al fine di: indagare quale sia la sua efficacia nell’ambito della diagnosi infermieristica dell’identità personale disturbata; indagare sul parere e sulle considerazioni degli infermieri italiani di area critica riguardo l’uso e l’implementazione dello strumento in terapia intensiva.

Popolazione soggetta allo studio (nota: da non redigere per le tesi compilative)

Articoli che prendano in considerazione l’uso del Diario in pazienti degenti in terapia intensiva.

Materiali e metodi

Allo scopo di elaborare il lavoro di tesi sono stati presi in considerazione varie fonti: libri di testo, linee guida, articoli reperiti da banche dati (Pubmed/Medline, Cinhal, Scopus). Sono stati formulati quesiti di ricerca tramite la metodologia PIO ed è stata condotta una revisione della letteratura di articoli, pubblicati tra il 2010 ed il 2023, che abbiano analizzato l’uso del Diario del Paziente nell’assistenza in terapia intensiva. Le stringhe di ricerca sono state formate combinando le parole chiave con l’uso dell’operatore booleano AND. Queste sono: Narrative Based Care AND Intensive care; Narrative based medicine AND intensive care; PTSD AND ICU diary; PICS AND ICU diaries; ICU Diaries and Psychoeducation.

Oltre ai database sono state condotte ricerche anche su Google Scholar e sono state cercate le parole e le frasi: percezioni del personale sanitario sull’utilizzo dei Diari di Terapia Intensiva; narrative nursing; ICU diary; diario del paziente; PTSD; diario di terapia intensiva; Medicina Narrativa; Nursing narrativo.

Esposizione risultati/discussione

Sono stati presi in esame cinque studi di cui:

Il primo è uno studio clinico randomizzato e controllato svedese, che verifica quali siano i benefici sul disturbo da stress post traumatico del Diario di Terapia Intensiva. Le conclusioni di questo studio hanno evidenziato che il Diario risulta essere un mezzo valido nell’aiutare il recupero psicologico e ridurre l’incidenza di nuovo PTSD.

Il secondo è uno studio qualitativo italiano eseguito con la metodologia del Focus Group, che indaga su pareri ed impressioni del personale sanitario di cinque unità di terapia intensiva italiane. Il Diario è stato ritenuto, nella maggior parte dei casi, pertinente e significativo rispetto ad una concezione più “umanizzata” delle cure intensive e quindi utile per migliorare il benessere bio-psicologico del paziente.

Il terzo è uno studio randomizzato e controllato britannico con follow-up, che si pone l’obiettivo di verificare se il Diario di Terapia Intensiva fornisca aiuto ai pazienti per completare i ricordi e ridurre il rischio di PTSD. Lo studio dimostra che lo strumento sia prezioso per capire cosa sia successo, ma non ha riscontrato significativi benefici nel ridurre il PTSD.

Il quarto studio, pilota randomizzato controllato a centro singolo, è canadese ed analizza il rapporto tra il Diario del paziente e la psicoeducazione nel paziente vittima di una malattia critica. Dallo studio emerge che le prove preliminari supportano l’efficacia dei diari di terapia intensiva nel ridurre la morbilità psicologica dopo la dimissione.

Il quinto studio è una revisione sistematica con una metanalisi sugli impatti del Diario di Terapia Intensiva sui pazienti. Lo studio supporta l’uso dei Diari di Terapia Intensiva per ridurre il rischio di depressione e preservare la qualità della vita dei pazienti e sottolinea che lo strumento ha solo un lieve effetto benefico sul disturbo da stress post-traumatico.

Conclusioni

Dagli studi considerati nell’elaborato è emerso come il Diario di Terapia intensiva sia uno strumento capace di ripristinare l’equilibrio del paziente, permettendogli di costruire e ricostruire la propria storia di malattia. Il nursing narrativo si è dimostrato utile come supporto ai pazienti, grazie alla capacità di descrivere e riportare le emozioni e i momenti vissuti nel percorso di malattia, permettendo di affrontare il disturbo dell’identità sviluppato da ansia e depressione. Infine, è emersa la necessità di ulteriori studi sugli effetti che il diario di terapia intensiva possa avere sul disturbo da stress post-traumatico e la disponibilità degli infermieri italiani di area critica nell’implementazione dello strumento nelle terapie intensive.


Non ricordo e mai forse ricorderò l’incidente

e gli attimi subito antecedenti ad esso;

Non ricordo i primi soccorsi, chi stesse

intorno a me e cosa stessero facendo;

Non ho ricordi nemmeno del trasporto in

ambulanza e del trasferimento in elisoccorso.

Non ho un solo ricordo di un coma

lungo diciotto giorni, degli allarmi continui dei

monitor e della settimana seguente al risveglio.

Non sono in grado di quantificare le emozioni, la

sofferenza, il pianto, gli attimi di rassegnazione, la

speranza e le preghiere delle persone a me più care.

Ma ricordo al dettaglio la riabilitazione,

la carrozzina, i primi passi aiutato da un sostegno,

la prima corsa su un tapis roulant, le prime parole

riacquisite dopo ingenti vuoti verbali e di scrittura,

la prima frase dal senso logico e la felicità di aver

compreso di essere migliorato, il primo giorno a casa

dopo mesi in riabilitazione neuro-muscolare.

Per sempre rimarrà impressa nella mia mente la

frase che dissero i miei genitori al ritorno a casa:

“Tu sei molto più di quello che pensi.

Sei il superstite di un incidente dalla dinamica quasi

surreale ma tragico, mortale per moltissime

persone, ed adesso sei qui; ce l’hai fatta!

Dimostra a tutti, ancora una volta, quanto sei forte,

riprenditi in mano la tua vita e gioisci per quello

che è il dono più prezioso, la vita stessa”.

Pensieri, riflessioni e vissuto del sottoscritto

Dott. Vincenzo Mannino

Tesi: “Il Nursing narrativo come strumento di risoluzione del disturbo dell’identità personale nel paziente post-intensivo”

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