Il web ci regala spunti di riflessione. Riprendiamo Flavio Paoletti (già presidente Opi di Trieste) sulla “patacca” governativa della sospensione del vincolo di esclusività agli infermieri solo in occasione della campagna vaccinale.
LA VITTORIA DI PIRRO
Devo dire che mi sento basito leggendo su molti siti istituzionali della professione e non solo, in cui si parla di un’enorme vittoria degli infermieri in merito alla deroga del vincolo di esclusività declinato nel Dl Sostegni appena legiferato.
Ho usato il termine basito per non usare termini molto più forti, che forse non si addicono a questo social.
L’Italia è in ginocchio anche perché non trova “forza lavoro abilitata” per somministrare i vaccini nel più breve tempo possibile, che sono per ora l’unica via di uscita per combattere questa pandemia e questa recessione economica che sta mettendo sul lastrico molte famiglie italiane, e il Dl prevede una deroga per il vincolo di esclusività di tipo TEMPORANEO e finalizzata SOLO PER EFFETTUARE LE VACCINAZIONI, come se al difuori di questa emergenza non ci sia la necessità di abolire questo vincolo ormai obsoleto per una professione come quella infermieristica.
E non solo, ma questa VITTORIA DI PIRRO sta passando come un “regalo” che lo Stato fa agli infermieri invece di capire che è frutto del grande senso di responsabilità che gli infermieri hanno e stanno dando allo Stato per uscire da questo pantano causato da anni di cattiva programmazione sanitaria.
Prima ci hanno chiesto di vaccinare gratis (bene se ci sono colleghi che lo fanno ci mancherebbe, ma che lo Stato o le Regioni abbiano la faccia tosta di chiedercelo è una cosa ben diversa) e ora tramite questa modalità faziosa.
GENTILI TUTTI, eludere il vincolo di esclusività significa riconoscere il GIUSTO VALORE di una professione che si è messa in discussione su tutto in questi anni; cancellare l’esclusività significa avere dei professionisti, che alla pari di altre professioni sanitarie possono PER SEMPRE dare un grosso contributo alla sostenibilità di tutto il sistema sanitario; ma queste manovre costano, perché ben sappiamo che chi gode dell’esclusività percepisce un importante INDENNITA’ mensile…. riconoscimento che, ovviamente, non è previsto per gli infermieri in quanto si parla di deroga e non di cancellazione e si parla di temporaneità e non di modifica strutturale.
Quindi VI PREGO SIGNORI non parlate di VITTORIA. Questo è l’ennesimo SCHIAFFO dato ad una professione che si mette in gioco, come molte altre, ogni giorno ed è stufa di essere usata, osannata (eroi!!) per poi essere nuovamente manovrata con le redini, finita la campagna vaccinale.
Il da farsi a livello nazionale e delle singole regioni è molto chiaro ora. Vediamo se c’è la volontà di farlo o se ancora una volta gli infermieri devono ringraziare con il sorriso per essere stati nuovamente imbavagliati. Non parlatemi di politica dei piccoli passi perché quella la stiamo facendo almeno da 20 anni.
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