La degenza nelle sole ore diurne risponde all’esigenza di umanizzare l’assistenza, fornendo ai pazienti un trattamento appropriato in ambiente protetto.
Il Day Surgery è il modello clinico-assistenziale dotato di caratteristiche peculiari e necessità imprescindibili legate a fattori clinici, sociali, gestionali, sorto dall’impossibilità per il Sistema sanitario di tenere testa ai costi esorbitanti provocati dall’asset unico di degenza ordinario a partire dagli ultimi 20 anni. Da qui l’esigenza di un asset più veloce, più elastico, ma soprattutto più economico.
In questa prospettiva gestionale gli operatori sanitari coinvolti sono costretti a dare garanzia agli utenti e contenere costi e spesa. Il Day Surgery, quindi, è un modello di ricovero con reparto ospedaliero dedicato, finalizzato alla degenza per le sole ore diurne e prevede un apposito percorso assistenziale al fine di migliorare la qualità del servizio reso a parità di efficacia e sicurezza per i pazienti. È inconcepibile questo modello organizzativo senza parlare di qualità, in quanto tutto va organizzato e programmato, e questo determina che le capacità di un servizio possano soddisfare una richiesta esplicita o implicita. L’iter che costituisce il sistema del Day Surgery è strutturato come segue:
1) Selezione del paziente: la richiesta di visita specialistica parte dal paziente o dal medico di medicina generale che accede alla segreteria della struttura prescelta, e il paziente viene immesso per la visita in conformità ai requisiti selettivi, a cui seguirà la proposta terapeutica e la successiva riflessione o accettazione della proposta stessa.
2) Fase preoperatoria: prima dell’intervento si avvia un percorso di pre-ospedalizzazione per dare istruzioni comportamentali e operative con i servizi di diagnostica laboratoriale, strumentale e la visita anestesiologica a cui segue la consegna dei moduli per i consensi informati.
3) Atto chirurgico
4) Fase post-operatoria: Terminato l’intervento, se il paziente è conforme a requisiti dimissivi quali orientamento spazio-temporale, parametri cardiorespiratori nella norma, assenza di dolore, deambulazione e minzione spontanea in relazione ai criteri di dimissibilità anestesiologica, viene dimesso.
All’atto della dimissione vengono sempre fornite al paziente alcune raccomandazioni per il comportamento a domicilio, la relazione clinica per il medico curante, la prescrizione della terapia antidolorifica e un appuntamento per il primo controllo ambulatoriale. In tal modo si rende possibile una dimissione precoce ma assolutamente protetta, che garantisce all’utente la massima sicurezza. Qualora la dimissione in serata non fosse possibile per motivi clinici o di qualsiasi altro genere, il paziente viene trattenuto in ospedale e dimesso successivamente nei modi e tempi ritenuti più opportuni.
Uno strumento ritenuto utile e indispensabile durante l’iter che abbiamo visto è la brochure informativa, che si avvale di un supporto cartaceo o audiovisivo e con cui vengono fornite tutte le informazioni sull’intervento, identificati i limiti e le possibilità, illustrati vantaggi e svantaggi delle procedure cliniche. È un manuale operativo che deve fornire gli elementi necessari per la sottoscrizione del consenso informato. Non potrà mai sostituire un rapporto umano fatto di comprensione ed empatia, che però avrà in questo strumento un valido complemento. Non deve esaltare qualcosa che non esiste, ma deve essere ben calata nella specifica realtà e proporzionata alle proprie capacità. È dunque uno strumento per il paziente e non un mezzo pubblicitario. I suoi requisiti sono semplicità, accessibilità linguistica, concisione, completezza delle informazioni, ricchezza di immagini. Tutte queste caratteristiche non separeranno mai il rapporto comunicativo tra gli operatori e il paziente.
Il Day Surgery risponde, oggi più che mai, all’esigenza di umanizzare l’assistenza, fornendo ai pazienti un trattamento appropriato in ambiente protetto, evitando il ricovero notturno se non strettamente necessario dal punto di vista clinico. Con la chirurgia di giorno l’intervento ha una inferenza minima con le abitudini di vita dei pazienti, grazie alla precoce ripresa delle attività quotidiane e al rapido ritorno nell’ambiente famigliare. In conclusione questa valida soluzione offre diagnosi e cura tempestiva, riduzione dei tempi di attesa, contenimento dei costi, soddisfazione dell’utente. Tutti requisiti che fanno la differenza.
Anna Arnone
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