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Corso Ecm (5 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Microbiota e differenze di genere”

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Sulla piattaforma Studio C sarà presto disponibile in corso Ecm Fad gratuito “Microbiota e differenze di genere”, attivo dal 16 giugno al 15 dicembre 2025. L’evento formativo, riservato ai professionisti sanitari (infermieri compresi) e del benessere, attribuisce 5 crediti Ecm.

Introduzione del corso

Negli ultimi anni studi internazionali hanno dimostrato che la composizione e la funzionalità del microbiota differiscono tra uomo e donna, influenzando metabolismo, immunità e persino aspetti neurologici. Queste differenze emergono sin dalla pubertà (legate alle variazioni ormonali) e si accentuano durante la gravidanza, la menopausa e altre fasi della vita. Per esempio, uno studio italiano ha evidenziato che specifici ceppi di Bifidobacterium persistono di più nelle femmine, verosimilmente per favorire la trasmissione materno-infantile di microrganismi benefici.

Analogamente, ricerche sulla salute cardiovascolare hanno osservato che nelle donne in età matura la biodiversità intestinale è maggiore e ricca di generi potenzialmente “protettivi”, mentre negli uomini gli stessi batteri hanno impatti diversi su parametri come la rigidità arteriosa. Comprendere questi aspetti è attuale e cruciale: la medicina di genere li considera variabili fondamentali per personalizzare prevenzione, diagnosi e cura.

Il microbiota intestinale è un ecosistema dinamico influenzato da età, dieta, farmaci e anche dal sesso e genere biologico. Le differenze tra maschi e femmine si manifestano soprattutto a livello di taxa e funzioni microbiche.

Durante la pubertà il microbiota delle ragazze evolve verso un profilo simile a quello adulto, suggerendo che il microbiota stesso può modulare i livelli ormonali e il timing puberale.
In gravidanza il microbiota materno mostra un’aumentata abbondanza di Proteobacteria e Actinobacteria e una diminuita ricchezza complessiva, mentre dopo la menopausa il profilo femminile tende ad assomigliare a quello maschile.

Queste fluttuazioni sono mediate dagli ormoni sessuali: estrogeni e testosterone influenzano la risposta immunitaria e il metabolismo degli zuccheri, e modulano selettivamente alcune specie batteriche. Più in generale, le donne tendono ad avere maggiore diversità microbica intestinale rispetto agli uomini.

Queste differenze non riguardano solo l’intestino: ricerche recenti documentano una diversa composizione del microbiota orale di placca dentale nei due sessi, al punto che algoritmi di intelligenza artificiale possono predire il genere analizzando la flora orale.

In termini funzionali, il microbiota influenza il sistema immunitario e nervoso centrale in modo sesso-dipendente. Le donne, più soggette a malattie autoimmuni, manifestano risposte immunitarie asimmetriche rispetto agli uomini che possono essere in parte mediate dal loro microbiota differente.

Allo stesso modo, le interazioni microbiota-asse gut-cervello (attraverso metaboliti microbici e vie infiammatorie) possono contribuire a variazioni sessuali nello sviluppo cognitivo, nello stress e nell’insorgenza di patologie neurodegenerative. In sintesi, molte patologie a prevalenza differenziale per genere (es. malattie metaboliche, cardiovascolari, oncologiche, neurologiche) coinvolgono processi in cui i batteri intestinali giocano un ruolo chiave.

Clicca QUI per ulteriori informazioni sul corso.

Redazione Nurse Times

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